Il reportage in Yemen di Sangiorgio

La scrittrice brianzola racconta nel suo ultimo libro l’esperienza nell’affascinante Paese del Medio Oriente

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di Fabio Luongo

Un viaggio fuori dalle rotte abituali, alla scoperta di un Paese misterioso e affascinante, recentemente martoriato da una guerra brutale ma ricco di luoghi e tradizioni pieni di storia. Un pezzo di Medio Oriente poco conosciuto ma dalle profonde radici culturali. Un’esplorazione in cui a fare da guida è una scrittrice brianzola, insegnante e appassionata di reportage: la biassonese Vittoria Sangiorgio, che ha recentemente pubblicato per le edizioni La Caravella il suo nuovo libro dal titolo “Sura sura! - L’ultimo Yemen”, racconto di un viaggio da lei stessa compiuto in quelle terre. Il volume narra l’itinerario percorso da Sangiorgio, con approfondimenti sui temi che più l’hanno incuriosita immergendosi nella cultura locale e andando a parlare direttamente con le persone. "Lo Yemen è un Paese eccezionale - racconta l’autrice biassonese -: ci sono stata alcuni anni fa, ma ho deciso di parlarne adesso per la guerra che lì si sta consumando e che è passata quasi totalmente inosservata, specialmente in Occidente. Nel libro faccio un parallelo tra il mio viaggio e la situazione attuale: per ogni zona del Paese che ho visitato c’è quello che ho incontrato io e le condizioni odierne, con ciò che la guerra ha provocato. Da volontaria di Emergency quale sono da 15 anni, poi, ho voluto anche ricordare l’impegno di questa organizzazione italiana nello Yemen, con un ospedale aperto a nord della capitale Sana’a". Proprio la capitale, oltre ad Aden e alla costa del Mar Rosso sono tra i luoghi visitati da Sangiorgio e raccontati nel libro. "Ho sempre viaggiato con i mezzi pubblici, e in Yemen è stata un’impresa più che ardua - spiega -. Non è esattamente un Paese turistico. Sull’aereo dal Cairo a Sana’a eravamo in 9: cinque erano militari e gli altri 4 eravamo io e i miei compagni di viaggio. Ma la popolazione è stata una scoperta: gli abitanti sono aperti, cordiali, sorridenti. Si fermano a chiacchierare, vogliono far fotografie assieme. E infatti il titolo del libro significa “foto, foto!”, che era la richiesta che ci veniva fatta in continuazione". Nel testo ci sono la storia, i luoghi, l’architettura, la vita quotidiana. "Ci sono l’incontro con queste persone e una serie di approfondimenti storici - sottolinea Sangiorgio -. Lo Yemen è un Paese dalla storia millenaria e molto intrigante, si racconta sia stato fondato da uno dei figli di Noè. Lungo la via delle spezie ci sono passati molti esploratori, anche italiani: uno dei primi italiani a recarsi in Yemen fu Renzo Manzoni, nipote di Alessandro Manzoni. Qui da noi è conosciuto poco o nulla, là invece è famosissimo.

Proprio dal resoconto che ha lasciato si vede come alcune abitudini tradizionali siano rimaste inalterate nel tempo. C’è molto da scoprire".