Il pilota? Adesso è un robot: in autodromo corre il futuro

Da Indianapolis la gara di monoposto a guida autonoma

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di Marco Galvani

Dalla Formula Uno alle gare senza pilota. Nel Tempio della velocità corre il futuro. Monoposto senza pilota. A guida autonoma. Concentrato di tecnologia e intelligenza artificiale frutto della ricerca spinta di università di tutto il mondo. Si sfideranno a Monza, nel nome di una partnership sigillata al Consumer Electronics Show di Las Vegas tra il Milano Monza Motor Show (MIMO) e Indy Autonomous Challenge. Dal 16 al 18 giugno il pubblico assisterà, per la prima volta al mondo durante il salone internazionale all’autodromo, alla gara tra Dallara AV-21 guidate da un software di controllo che, grazie ai sensori, ai supercomputer e agli altri hardware montati, permette alla vettura di guidare in piena autonomia. Sarà una doppia sfida per i team e le loro monoposto, fino a oggi impegnate in gare di guida autonoma nell’ovale della pista negli Stati Uniti, dove era possibile raggiungere velocità di 280 kmh. Nel 2024 l’Indy Autonomous Challenge tornerà al MIMO per organizzare una competizione completa, con sfide a eliminazione 1 contro 1, nelle cosiddette “head to head”. L’intesa tra Andrea Levy, presidente MIMO, e Paul Mitchell, presidente Indy Autonomous Challenge, porterà alla sfida futuristica tra gli atenei di tutto il mondo, vinta l’ultima volta dal team PoliMove del Politecnico di Milano guidato da Sergio Savaresi, professore di controlli automatici.

"Gli eventi di Monza saranno un momento storico – la prospettiva di Savaresi –: per la prima volta Indy Autonomous Challenge esce dagli Stati Uniti, e i partecipanti, dopo le gare sui circuiti ovali americani, si cimenteranno su un circuito stradale. Il circuito di Monza è la cornice ideale per questo salto di livello di questa iconica competizione, e consentirà un importante passo in avanti nello sviluppo della tecnologia dell’auto autonoma, una tecnologia estremamente complessa che sarà alla base della rivoluzione della mobilità nei prossimi decenni". Questo, del resto, si pone come obiettivo il Motor Show: "Promuovere e diffondere le nuove tecnologie in tutti gli ambiti di ricerca – conferma Levy –. La pista di Formula Uno e le antiche Sopraelevate che useremo per i test drive saranno il palcoscenico di una gara Formula Indy speciale, con monoposto a guida autonoma, per la prima volta impegnate in un circuito tecnico con curve e chicane".

Una competizione "tra le menti migliori e più brillanti nel campo dell’intelligenza artificiale, della robotica e dell’automazione – l’orgoglio di Paul Mitchell, presidente di Indy Autonomous Challenge –. Al di là dell’entusiasmo del pubblico, che durante MIMO sarà testimone delle auto da corsa guidate da robot, gli insegnamenti di questa sfida miglioreranno le prestazioni dei sistemi autonomi ad alte velocità che possono ridurre gli incidenti stradali e salvare vite umane".