Il Parco del futuro Un viaggio fra mostre ostelli con le capsule e percorsi sensoriali

Fantasia e sostenibilità ambientale sono il filo conduttore dei 14 progetti di recupero delle cascine firmati dagli studenti di Design degli Interni del Politecnico di Milano

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di Martino Agostoni

Un ingresso nel Parco attraverso un percorso sensoriale in grado di far lasciare alle spalle i rumori e gli odori della città e gradualmente sostituirli con quelli dell’ambiente naturale in cui si entra. Sarebbe questo uno dei modi per accogliere turisti e visitatori che fanno ingresso per la prima volta ai 720 ettari verdi del parco in un ’metaprogetto’ di riqualificazione dell’infopoint di Porta Monza.

Si può poi pensare di procedere lungo viale Cavriga fino a cascina Bastia e imbattersi in uno spazio antistress, con una spa termale con vasche nel cortile ma anche ambienti insonorizzati dove trovare un po’ di isolamento o stanze dove potersi sfogare con varie attività. Oppure per cascina del Forno, quasi davanti al Serrone e dove è inoltre prevista la futura fermata della M5 per la Villa Reale, ci starebbero bene spazi di studio e coworking per giovani, un ostello al primo piano, ma anche bar e laboratori artistici. Non c’è limite alle idee per recuperare edifici e cascine del parco in disuso da anni e, proprio con lo scopo di immaginare nuove funzioni e futuri scenari per accogliere i visitatori, è stato chiesto a un gruppo di studenti di Design degli Interni della scuola del Design del Politecnico di Milano di realizzare i loro metaprogetti per riutilizzare tre luoghi come la palazzina d’ingresso di Porta Monza, il complesso di cascina Bastia e la cascina del Forno.

Il risultato è “Park Gate Design. Metaprogetti attorno alla Villa Reale di Monza“, la mostra inaugurata ieri al Teatrino di Corte (ingresso gratuito fino a domenica) dove vengono esposti i modellini con le tavole illustrative dei 14 progetti elaborati dai giovani designer seguiti dai docenti del Politecnico Agnese Rebaglio, Luigi Brenna e Alessandro Colombo.

E le sorprese sono numerose: il progetto “Ortaggi a spasso“ sviluppa l’idea di realizzare una farm del cibo a chilometro zero con coltivazione idroponica di prodotti da vendere a Porta Monza in un negozio d’ortofrutta con drive-in, cascina Bastia diventerebbe un food district con cucine e spazi di coworking, mentre cascina Del Forno ospiterebbe i laboratori per sviluppare i prodotti.

Con “Fashion Rewind“ si pensa invece a un centro del riuso per abbigliamento e altri prodotti, con poi negozi, spazi d’accoglienza e scambio. “Incascina“ è la proposta per rendere cascina del Forno un luogo d’accoglienza con un ristorante e un ostello con letti a capsula, cascina Bastia diventerebbe un luogo per le residenze d’artisti mentre Porta Monza sarebbe l’infopoint con anche gli spogliatoi per gli sportivi del parco.

Il progetto “Unc“ immagina cascina Bastia come un angolo del silenzio, un ambiente dove trovare isolamento, Porta Monza avrebbe funzioni d’accoglienza con un bar e un B&B, mentre cascina del Forno ospiterebbe mostre d’arte e laboratori.

Il filo conduttore di “Linfa“ sono le linee naturali e il verde per una zona studio e coworking con bar a cascina del Forno, il noleggio bici, l’infopoint e uno shop automatico a Porta Monza, e un ristorante con anfiteatro esterno a cascina Bastia.

Con “Downside up“ cascina Bastia diventerebbe uno skate park, a cascina del Forno ci sarebbe una zona studio e locale serale, mentre Porta Monza sarebbe una ciclofficina con noleggio e una radio del parco. “Green House“ pensa di fornire spazi di cohousing per la scuola d’agraria, percorsi per bambini su agricoltura e apicoltura a cascina Bastia e a Porta Monza i servizi per i runner. Anche “Sociality Events“ pensa agli sportivi a Porta Monza, a un ristorante con discoteca a cascina Bastia e uno spazio culturale con caffè a cascina del Forno. Gioca sulla realtà virtuale “V_Real“ e cascina del Forno diventa un luogo di lavoro, con servizi di asilo e custodia dei cani, a cascina Bastia ci sarebbe un ristornate 3D con balera e a Porta Monza un laboratorio fotografico.

“Nostoi“ immagina un infopoint immersivo e sensoriale per entrare nel parco, spazi per concerti e mercatini a cascina Bastia e una tea house con zona studio a cascina del Forno.

Con “Dimensione Zero“ a Porta Monza ci sarebbero i servizi per gli sportivi, a cascina Bastia un B&B con spazi espositivi e a cascina del Forno una libreria, aule studio e zona relax. Infine “Ivme“ immagina una spa con prodotti antistress a cascina Bastia e servizi per il benessere psicologico a cascina del Forno.