Il nonno si distrae e Arli vola giù

Il bimbo, 2 anni, lotta al San Gerardo. I vicini: "Abbiamo sentito un tonfo e ci siamo affacciati, terribile"

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di Marco Galvani

"È sempre qui giù in giardino a giocare, col nonno. Quante volte l’abbiamo visto e adesso non ci resta che sperare".

In via Bachelet gli abitanti del palazzo al civico 5 non si danno pace.

Chiedono gli uni agli altri se ci sono notizie dall’ospedale.

"Ci hanno solo detto che Arli è gravissimo, niente di più", mormora un vicino di casa rivolgendo lo sguardo in su, verso la finestra al quarto piano da dove il bimbo di 2 anni è precipitato, poco prima delle 11.

Sarebbe sfuggito per alcuni istanti al controllo del nonno. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della stazione di Brugherio e della Compagnia di Monza, il piccolo si è ritrovato da solo nella camera da letto, forse aiutandosi con una sedia trascinata contro il termosifone proprio sotto la finestra, è riuscito a salire sul davanzale perdendo poi l’equilibrio e precipitando a terra: "Nella caduta ha colpito una tapparella aperta verso l’esterno e il corpicino è finito sulle piastrelle del vialetto dell’aiuola. Chissà, se non ci fosse stata quella tapparella sarebbe finito sull’erba e magari si sarebbe fatto meno male", racconta una delle prime vicine a precipitarsi per soccorrere Arli.

"Abbiamo sentito un tonfo, ci siamo affacciati alla finestra e abbiamo visto una scena terribile". Anche il nonno si è affacciato e poi è corso giù per le scale. Disperato.

Quando sono arrivate ambulanza ed elisoccorso, le condizioni del piccolo sono apparse subito gravissime e si è preferito portarlo non più a Bergamo ma all’ospedale San Gerardo di Monza.

Stabilizzato in pronto soccorso, ora lotta per la vita nel reparto di Neurorianimazione: per questa mattina è atteso un primo bollettino medico.

Anche il nonno è stato accompagnato in ospedale, colto da malore durante i concitati momenti di soccorso al nipotino. Stesso dolore straziante per la mamma del bambino, "quando è arrivata faceva fatica a reggersi in piedi, più volte l’hanno dovuta sostenere".

Lei, come il marito, ieri mattina era al lavoro. "Da un po’ di tempo aveva trovato un’occupazione anche lei, una coppia di bravi ragazzi, entrambi grandi lavoratori – confermano i vicini –. Sono originari dell’Albania, ma il bimbo è nato qui. Prima abitavano in un appartamento in basso, erano in affitto, ma appena hanno avuto la possibilità si sono rimboccati le maniche e hanno comprato una casa al quarto piano. Speriamo di ricevere presto buone notizie".