Il maniaco del Parco sorvegliato speciale

Lo ha deciso il Tribunale su richiesta della Questura di Monza, aveva aggredito una donna che faceva jogging strappandole le mutandine

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di Dario Crippa

Sorveglianza Speciale per il cingalese di 43 anni arrestato per violenza sessuale su una ragazza che faceva jogging al Parco di Monza.

Il Tribunale di Milano, Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, accogliendo la proposta avanzata nell’ottobre 2022 dal Questore della Provincia di Monza e Brianza Marco Odorisio, ha applicato la misura per la durata di un anno e sei mesi al cittadino cingalese arrestato nello scorso giugno: il caso aveva fatto clamore, una ragazza di 32 anni era stata bloccata e abusata in pieno giorno all’interno del Parco di Monza.

Il maniaco, sbucato da un cespuglio, le aveva tentato di strappare le mutandine, solo le urla e la reazione della vittima lo avevano messo in fuga.

Il processo non è stato ancora celebrato, il cingalese è tuttora in cella, si attende l’udienza con giudizio immediato come richiesto dalla Procura.

Nel frattempo però il collegio giudicante, presieduto da Fabio Roia, ha decretato la "pericolosità sociale" dell’uomo, evidenziata dall’attività istruttoria posta in essere dalla Divisione Anticrimine della Questura di Monza, e ha evidenziato "l’allarmante incapacità di controllo legata alla sfera delle pulsioni sessuali del reo che, anziché essere contenuta da provvedimenti giudiziari e di polizia emessi nel tempo a suo carico, si è pericolosamente aggravata, passando all’esibizionismo delle condotte denunziate in passato alla violenta aggressione", come contestato a seguito dell’arresto da parte della Squadra Mobile brianzola. L’uomo, infatti, già in passato era stato condannato e denunciato ben due volte per atti osceni all’interno del Parco di Monza, dove si appostava nudo fra i cespugli sbucando davanti alle donne che facevano jogging.

Motivo per il quale nel 2020 era stato anche destinatario da parte del Questore di Monza di un Foglio di Via dal capoluogo brianzolo. Stavolta però l’esibizionista, un normale padre di famiglia residente in Brianza, era passato all’azione, purtroppo.

I giudici milanesi hanno disposto inoltre tra le prescrizioni che l’uomo dovrà rispettare per l’intera durata della misura anche il divieto di accesso al Parco di Monza e il divieto di lasciare l’abitazione nella fascia oraria notturna e di partecipare a pubbliche riunioni.

Prescrizioni che verranno messe in atto una volta scontata leventuale condanna.