Il giallo del patrocinio al Brianza Pride: "Hanno hackerato la mail del Comune"

La versione del sindaco di Arcore per placare le polemiche: "Stiamo indagando"

Il giallo del patrocinio al Brianza Pride: "Hanno hackerato la mail del Comune"
Il giallo del patrocinio al Brianza Pride: "Hanno hackerato la mail del Comune"

A due giorni dal Brianza Pride le polemiche non si placano. Tutt’altro. E questa volta a chiarire il mistero del presunto patrocinio prima concesso e poi negato alla manifestazione che si svolgerà sabato pomeriggio a Monza è lo stesso sindaco di Arcore. Quella mail di concessione del patrocinio che l’associazione Brianza Oltre l’Arcobaleno avrebbe ricevuto sarebbe un hackeraggio. Il Comune di Arcore si è immediatamente rivolto al gestore dei servizi telematici. In una nota ufficiale il sindaco Maurizio Bono (nella foto) ha ricostruito la vicenda. Non appena nei giorni scorsi è iniziata a circolare la foto di un’email a prima vista proveniente dal Comune con la quale si concedeva il patrocinio alla manifestazione, dalle verifiche è risultato che non c’era alcuna delibera di giunta allegata. "Delibera che mai avrebbe potuto esserci perché mai presa – precisa il primo cittadino –. Abbiamo dato incarico al gestore dei servizi telematici affinché verifichi se il sito del Comune o se la sua casella email fosse stata oggetto di hackeraggio da parte di terzi". Bono ha confermato che, una volta ricevuta la relazione dal gestore dei servizi telematici, la consegnerà a tutti i consiglieri e nel caso in cui dovessero ravvisarsi gli estremi si intende procedere per via giudiziaria.

Intanto oggi il sindaco incontrerà in municipio, in forma strettamente privata, i vertici dell’associazione Brianza Oltre l’Arcobaleno. E proprio al sodalizio che è tra gli organizzatori del Brianza Pride - insieme alla Rete Brianza Pride e a Collettiva Queer Brianza – il primo cittadino ha rivolto una rimostranza. "I promotori sapevano che l’anno scorso era stato negato il patrocinio alla manifestazione e conoscevano i motivi che avevano mosso questa scelta. Al momento della convocazione della conferenza stampa avrebbero potuto contattarmi, anche solo telefonicamente, per chiedere le motivazioni di questo ‘straordinario’ cambiamento. Un’accortezza che avrebbe permesso di chiarire subito l’errore". Monza, invece, per la prima volta patrocina il Pride, garantendo un contributo di 2mila euro, la gratuità dell’occupazione del suolo pubblico ai Boschetti Reali dove al termine del corteo si svolgeranno incontri ed eventi e l’allacciamento alla corrente elettrica.

Barbara Apicella