Il fronte caldo della stazione ferroviaria tra spaccio e scorribande di baby gang

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Più di 27mila le persone identificate sui treni o nelle stazioni della Brianza. La polizia ferroviaria garantisce la sicurezza del viaggiatore e la sua attività si sviluppa attraverso la presenza di poliziotti sui treni, specialmente su quelli a lunga percorrenza, su quelli notturni, nelle stazioni ferroviarie, che diventano spesso luoghi di aggregazione delle fasce più emarginate della popolazione e a volte anche crocevia per attività illecite. Come lo spaccio di droga che a Monza si concentra anche nei giardini davanti alla stazione in via Arosio. Oppure a volte luogo di passaggio per qualche baby gang che approfitta dell’attesa e del transito di ragazzini per aggredirli e rapinarli. Tra i compiti della polizia ferroviaria monzese c’è anche quello di garantire la sicurezza per il controllo delle merci pericolose quali ad esempio gli esplosivi, i materiali infiammabili, i rifiuti speciali tossici e nocivi. Nel 2022, dall’inizio dell’anno fino al 15 dicembre scorso, gli uomini del posto Polfer di Monza al comando di Tiziana Pellegrini, hanno identificato precisamente 27.015 persone, di cui 10.846 stranieri e 11.389 durante i servizi di scorta ai treni. I treni scortati sono stati 902. Sono state 7 le persone arrestate, 42 quelle denunciate, 5 gli stranieri indagati perché risultati irregolari. Gli agenti della Polfer hanno anche fatto scattare 13 contravvenzioni al regolamento di Polizia ferroviaria e sequestrato 34 grammi di droga.

S.T.