
È fuggito sui binari del treno ma è stato preso in seguito a un rocambolesco inseguimento. L’altra notte aveva impegnato gli stessi agenti in una lunga corsa contromano in motorino .
Tre giorni prima, lo avevano arrestato dopo un lungo e pericoloso inseguimento in cui il fuggitivo, un pusher tunisino, in sella a un motorino rubato si era messo ad andare contromano e salire sui marciapiedi. Processato e rilasciato con l’obbligo di non tornare più da queste parti (divieto di dimora in provincia ed espulsione), aveva in realtà ripreso a spacciare come prima.
E giovedì, alle 15.45, gli agenti lo hanno notato di nuovo nella piazza antistante la stazione ferroviaria. Continuava a spostarsi avanti e indietro, avvicinandosi ad alcuni cittadini in transito, finché uno di questi, un uomo di circa 50 anni, dopo una breve conversazione, ha ricevuto un oggetto in cambio di una banconota. A quel punto gli agenti hanno controllato quello che appariva a tutti gli effetti come un cliente, trovandolo in possesso di un pezzo di hashish, acquistato poco prima per 10 euro.
A quel punto sono andati a bloccare e controllato il giovane che aveva effettuato la cessione: un cittadino tunisino richiedente asilo di 20 anni. Lo stesso arrestato tre giorni prima.
Anche stavolta il ventenne tunisino, alla vista della polizia, come già avvenuto la notte del 20 gennaio scorso, ha provato a fuggire colpendo con un calcio uno dei poliziotti, riuscendo così a divincolarsi e a scappare lungo via Arosio.
Durante la fuga, ha buttato la sostanza stupefacente e ha scavalcato il muro che delimita i binari della stazione ferroviaria per proseguire la corsa lungo la banchina. Inseguito dai poliziotti l’uomo è stato raggiunto e bloccato alla fine della banchina del secondo binario ferroviario.
Sottoposto a perquisizione, gli sono state trovate addosso numerose banconote di piccolo taglio ed è stata recuperata e sottoposta a sequestro la droga (circa 30 grammi di hashish), precedentemente buttata.
Il giovane, con precedenti per furto, rapina e in materia di droga, è stato dunque nuovamente arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti.
Processato per direttissima, il suo arresto è stato convalidato ed è stata ordinata la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Monza e della Brianza. Più o meno, come la volta precedente.