I verdi indicano le priorità per una Lissone più ecologica e sostenibile

Proposte avanzate con una lettera aperta inviata a sindaca, Giunta e Consiglio comunale e discusse anche con i cittadini

di Fabio Luongo

Rivedere il Pgt per azzerare effettivamente il consumo di suolo in città. Bloccare le edificazioni ancora possibili nell’area verde di via don Bernasconi chiamata dai lissonesi "il Pratone". E ancora, usare i tetti dei tanti capannoni industriali per installare impianti fotovoltaici, per aumentare in maniera netta la produzione di energia da fonti rinnovabili e abbattere così le emissioni nocive.

E poi attivare finalmente la tariffa puntuale nella raccolta dei rifiuti indifferenziati, per ridurne significativamente la quantità, visto che già da anni ormai sono stati introdotti i sacchi con chip elettronico identificativo. Sono le proposte avanzate, con una lettera aperta inviata a sindaco, Giunta e consiglio comunale, da Europa Verde-Verdi Lissone e dal circolo SEquS-Sostenibilità Equità Solidarietà. Obiettivo dichiarato, indicare all’Amministrazione e a tutte le forze politiche locali le priorità per una Lissone più ecologica e sostenibile.

Temi di cui i rappresentanti cittadini dei Verdi hanno discusso anche direttamente con gli abitanti nel corso del weekend, con un banchetto in piazza Libertà. L’idea è spingere il più possibile perché l’emergenza ambientale e le soluzioni già praticabili trovino uno spazio adeguato nei futuri programmi politici cittadini, alle soglie delle nuove elezioni comunali.

"Considerati gli obiettivi di drastica riduzione dei gas climalteranti da conseguire entro un decennio - chiedono gli esponenti locali di Europa Verde - il Comune sta predisponendo una strategia e delle azioni adeguate ed efficaci?". La prima richiesta in tal senso da parte dei Verdi è quindi quella di dotare la città di un "bilancio del carbonio", per sapere "quanto Lissone impatti sul clima e sull’ambiente e quanto eventuali provvedimenti risultino efficaci per la riduzione delle emissioni". "Ogni singola proposta di nuova attività o intervento sul territorio dovrebbe essere accompagnata da un bilancio delle emissioni climalteranti, redatto da un soggetto indipendente", scrivono: in caso aumentasse l’inquinamento "non potrà essere autorizzato", salvo interventi veramente compensativi e non di mera facciata. Si propone poi "un reset urgente del Pgt che azzeri per davvero consumo di suolo e nuove costruzioni".

In tale direzione anche il progetto di ulteriori edificazioni sul Pratone "va fermato". Si dovrebbe poi "promuovere la produzione diffusa di energia da fonti rinnovabili. Potremmo pensare di utilizzare le coperture dei numerosi capannoni industriali, che potrebbero senza particolari difficoltà ospitare impianti fotovoltaici. Anche una parte non trascurabile dei condomini cittadini potrebbe ospitare gruppi di auto-consumatori".L.