I salti del canale producono energia pulita

Lungo il Villoresi a Monza quattro mini centrali riescono a soddisfare i consumi di mille famiglie

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È pulita, sostenibile e gratuita, arriva dal canale Villoresi ed è in grado di soddisfare i consumi medi di 1.000 famiglie. Non è l’acqua ma l’elettricità che viene prodotta con l’acqua, un’energia blu presa dalle cascatelle e trasforma la corrente che scorre nel canale nella corrente elettrica. A Monza circa 3 milioni di kiloWatt ora all’anno arrivano dal canale Villoresi, da quattro mini-centrali idroelettriche che il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi ha installato lungo il canale nei quattro punti in cui in città ci sono le cascatelle. I quattro salti in viale Lombardia, via Monte Bianco, via Solferino e via Borgazzi dove l’acqua che scorre nel canale finisce in quattro mini impianti da circa 250 kiloWatt ora ciascuno. Pochi metri di caduta ma sufficienti a essere sfruttati per produrre energia grazie a un’idea, progetto e intervento che porta diversi vantaggi, oltre a quelli energetici ed ambientali, anche di riqualificazione urbana e miglioramento della funzionalità idraulica del canale. Le quattro mini-centrali idroelettriche di Monza sono inoltre dotate di uno specifico software di gestione sviluppato per ottimizzare la resa in ogni situazione a seconda della portata d’acqua presente nel canale e si stima che arrivino a produrre oltre 3 milioni di kwh all’anno, fornendo un quantitativo di elettricità pari al consumo medio di 1.000 famiglie.

"Il Consorzio ha avviato forme di utilizzo delle acque del reticolo gestito, ad iniziare proprio da quelle del canale Villoresi, orientate alla produzione di energia pulita e compatibili con le proprie finalità irrigue – spiega Alessandro Folli, presidente del Consorzio ETVilloresi –. Questo approccio, al pari degli interventi di impermeabilizzazione effettuati negli anni in più punti dello storico vettore irriguo, si inserisce in un’azione complessiva orientata ad una razionalizzazione degli usi idrici, in linea con le direttive nazionali e comunitarie, e ad una concezione di risparmio a fronte della sempre maggiore penuria d’acqua in conseguenza dei cambiamenti climatici in corso".

M.Ag.