Il Parco Adda Nord compie 40 anni: tra i Promessi Sposi e i Longobardi

La Comunità di 37 Comuni si prepara alla ricorrenza del 2023 con speciali iniziative culturali e naturalistiche

Uno scorcio del Parco Adda Nord (Instagram)

Uno scorcio del Parco Adda Nord (Instagram)

Cornate d'Adda (Monza e Brianza) - Tutela e sostenibilità, tutti i numeri del Parco Adda Nord, gli investimenti fatti e quelli in vista, l’impegno e un primo sguardo sui progetti culturali, storici e a tema ambientale di un 2023 ricco di ricorrenze e di eventi: correrà l’anno prossimo il quarantennale dalla fondazione del polmone verde, ma saranno anche i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, "la cui figura è per molti versi legata al nostro territorio".

Ma nel 2023 il Parco si propone di avviare un progetto, ricco e pluriennale, sulla presenza dei Longobardi in questo scorcio di Lombardia: un primo convegno storico, cui prenderanno parte studiosi, archeologi, paleografi ed epigrafisti "per fare il punto delle conoscenze attuali è già fissato per il mese di marzo".

Cultura, turismo e valorizzazione del territorio e molto altro nel Documento Unico di Programmazione (Dup) presentato ed approvato dalla Comunità del Parco Adda Nord, nell’anno del post Covid segnato in positivo, ormai qualche mese fa, dall’adozione dopo vent’anni di stallo normativo del piano territoriale di coordinamento, ora in Regione per l’approvazione definitiva.

"Ci prepariamo ad un anno in cui continueremo ad impegnarci – le parole della presidente Francesca Rota – e a investire risorse sulla valorizzazione del patrimonio naturalistico e dei valori paesaggistici del territorio. Ma non solo. Promuoveremo la conoscenza del Parco Adda Nord in un’ottica di turismo verde attraverso i tanti eventi culturali e l’educazione ambientale, che restano due perni fondamentali della nostra strategia. Adottando un approccio di rete e sistema con altri enti e associazioni già sperimentato nei mesi scorsi con successo".

Qualche numero iniziale a fotografare l’ente, che raduna 37 comuni per un bacino di oltre 250mila abitanti su oltre 8mila ettari di superficie. Di questi, oltre la metà sono parco naturale, acque o foresta, prezioso scrigno di biodiversità per 170 specie. E ammonta a circa 156 ettari l’area cosiddetta Leonardesca. Turismo sostenibile e progetti culturali sono grandi chiavi di rilancio. Altro tema sostanziale quello dell’educazione ambientale, rivolto soprattutto agli studenti.