I-Days 2017 a Monza, numeri da record: sul pratone 80mila spettatori

Una marea di gente arrivata da ogni angolo del mondo

Marea di spettatori agli I-Days 2017 di Monza

Marea di spettatori agli I-Days 2017 di Monza

Monza, 18 giugno 2017 - La Formula Uno se li sogna i numeri degli I-Days. Giusto la domenica del Gp il colpo d’occhio che tutti i promoter vorrebbero godersi è lo stesso. Serpentoni, ininterrotti, di appassionati. Senza distinzioni. Tutti lì. Tutti uguali. Tutti in fila, fin dal mattino per raggiungere - che poi è anche un po’ una conquista visti i chilometri a piedi da macinare sotto il sole - i primi varchi di controllo. L’esercito di steward ispeziona zaini e tasche anche col metal detector sotto gli occhi delle forze dell’ordine schierate in ogni angolo del Parco. Nulla può e deve sfuggire. Chi arriva già ubriaco viene fermato e lasciato a decantare e smaltire l’alcol. C’è chi arriva con la scorta da casa e la svuota prima di presentarsi agli accessi dell’area concerti, chi fa il pieno agli ambulanti autorizzati e chi, invece, fa il pit stop agli abusivi posizionati nei punti più defilati. Fanno squadra anche con i bagarini in una giornata da tempo sold out.

Ottantamila i fan arrivati a riempire il pratone della Gerascia. Una marea di gente arrivata da ogni angolo del mondo. Qualcuno si è regalato un anticipo di ferie con tutti e quattro i giorni di concerti: «Ho preso i biglietti ancora l’anno scorso, appena sono usciti su internet, sono partito dalla Russia martedì e tornerò a casa forse lunedí, non lo so ancora». Sono quattro giorni in cui si vive alla giornata. Giornate che urlano decibel di musica e divertimento. Alla stanchezza ci si pensa a concerto finito. Il terzo giorno di uno dei migliori festival europei, con un cast stellare, ha inevitabilmente fatto sentire il suo peso sulla cittá. Era previsto. Tanto che ieri - come del resto succederà anche oggi - è stato chiuso al traffico via Cesare Battisti a partire da piazzale Virgilio in direzione della Villa Reale e viale Brianza fra la reggia e l’incrocio con via Ramazzotti come avviene a settembre nel fine settimana del Gp di Formula Uno. Molti hanno raggiunto Monza con il treno e dall’alba di ieri, chi ha preferito non pagare il bus navetta, hanno iniziato la lunga passeggiata dalla stazione ferroviaria fino alla Gerascia. Gli altri, motorizzati, hanno preso d’assalto gli ultimi posti liberi il più vicino possibile ai blocchi. La pista ciclabile che corre lungo le mura del Parco a Vedano trasformata in un posteggio di moto e biciclette. E amnche il tratto a Biassono della Provinciale è rimasto fino a notte fonda incorniciato di auto. Hanno occupato ogni tratto di strada e aiuola disponibile. Sotto gli sguardi di disappunto dei vicini di casa del Parco: «Hanno sbagliato a organizzare cosí i parcheggi - sbotta un pensionato di Vedano sull’uscio della sia villetta -. Dovevano fare in modo che durante i concerti non ci fossero anche delle gare in Autodromo. Così avrebbero potuto utilizzare la pista e il paddock come posteggio. Sarebbe stato più comodo per tutti, evitando aree di sosta lontanissime e a costi comunque molto alti». Oggi, comunque, tutto sarà ridimensionato. I numeri attesi per Justin Bieber sono la metà.