I cuccioli in regalo su internet e il tranello dei pedigree falsificati

L’Oipa mette in guardia dagli annunci online: "Cani e gatti venduti senza vaccinazioni, mai pagare in contanti"

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di Barbara Apicella

Natale si avvicina e in molti stanno pensando di regalare un cane. Un cucciolo da mettere sotto l’albero come nelle fiabe o nei film natalizi dove, però, non sempre c’è il lieto fine. Soprattutto quando il cucciolo – magari non adottato attraverso associazioni o volontari seri – viene direttamente acquistato su internet. Proprio come è successo poche settimane fa quando un uomo, rispondendo a un annuncio di vendita online, ha acquistato un cagnolino che dopo pochi giorni è morto. L’uomo ha subito denunciato la vicenda all’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) Milano Monza e Brianza che ha attivato le indagini e che, in collaborazione con i carabinieri di Nova Milanese, ha permesso di far punire con mille euro di sanzione un uomo che stava cercando di vendere in un parcheggio della provincia di Monza e Brianza un cagnolino senza vaccinazioni e non registrato all’anagrafe canina. Il cucciolo è stato sequestrato e trasferito al canile Fusi di Lissone.

L’Oipa mette in guardia chi, soprattutto in questo periodo, sta pensando di acquistare un cane affidandosi agli annunci sulla rete. "Purtroppo è tutto legale – precisa l’avvocato Claudia Taccani, legale di Oipa –. La legge italiana permette ancora la vendita in rete di cani e gatti, ma bisogna stare molto attenti a non cadere nella rete dei truffatori. Quanto accaduto nei giorni scorsi in Brianza non è un caso sporadico. Le nostre guardie zoofile intervengono quando ricevono segnalazioni dai cittadini circa la presenza di annunci anomali o di casi di cani acquistati tramite annunci su Internet e morti dopo pochi giorni". Fondamentale approcciarsi alla rete prima con la testa e dopo con il cuore: "Bisogna stare attenti. In primis agli annunci dove si parla di regalo di cuccioli. In realtà, in molti casi, l’utente che dice di voler regalare il cucciolo una volta contattato chiede un rimborso di diverse centinaia di euro per il microchip (che ha un costo ridotto fisso) oppure - adducendo il fatto che il cane o il gatto è il figlio di un campione - anche fino a mille euro, non producendo pedigree o addirittura consegnando documenti falsi".

Comunque "esistono persone serie che dopo la cucciolata del loro cane decidono di mettere i cuccioli in vendita, ma attenzione perché il web è una giungla. Quando il cucciolo viene ceduto deve avere il microchip e tutti i documenti in regola. Se arriva dall’estero deve essere munito di passaporto europeo. Inoltre attenzione anche al luogo della consegna se non siete più che certi sull’onestà del venditore o del volontario che vi cede il cane. Un parcheggio, o l’uscita di un’autostrada, non sono luoghi sicuri, né per l’acquirente né per l’animale".

Naturalmente quello che deve mettere in allarme è la modalità di pagamento: "Evitate i pagamenti in contanti che non possono essere rintracciati". L’invito è quello a un’adozione consapevole: di conoscenza del cane, della simil razza , dell’indole, dei suoi bisogni. Non solo quando è cucciolo ma anche quando diventerà adulto. È fondamentale per far incontrare le esigenze del cane con quelle della famiglia. "Per esempio non ha senso affidare un cane che ha bisogno di correre e di fare lunghe passeggiate a una famiglia pantofolaia. Ecco perché è importante la supervisione dei volontari competenti per testare la casa e la famiglia che andrà ad accogliere quel cane, magari strappato dalla strada. Attenzione ai volontari che troppo frettolosamente vi vogliono cedere il cane: per il vostro bene e per il bene del nostro amico a quattro zampe".