Venerdì 28 il NurSind, il maggiore sindacato infermieri, ha indetto uno sciopero che coinvolge 1500 addetti in Brianza, fra Monza, Desio e Vimercate. Previsti un flash mob sotto il palazzo regionale e striscioni e manifesti anche sotto i presidi brianzaoli.
Scenderanno in piazza per chiedere stipendi più alti e denunciare condizioni di lavoro insostenibili e carenza di personale, contro le aggressioni da parte degli utenti e per frenare la sempre più diffusa diaspora di professionisti i quali, piuttosto che lavorare in queste condizioni, si licenziano.
Tra le altre motivazioni, vedere riconosciuta e valorizzata la loro reale professionalità, ricordare che quello dell’infermiere è un lavoro usurante, avere più infermieri docenti anche nelle università. "Garantiremo i servizi essenziali – assicura Donato Cosi, coordinatoree regionale di NurSind e componennte della direzione nazionale – ma vogliamo portare i cittadini a conoscenze della grave situazione che stiamo vivendo".
Era successo nel giugno 2020 dopo la prima ondata. "Così faremo anche il 28 gennaio. Perché dopo due anni di emergenza sanitaria non si è imparato nulla. Sarebbe bastato assumere un numero di nuovi infermieri adeguato come avevamo richiesto, per non andare nuovamente in tilt. L’età media degli infermieri degli ospedali di Monza, Desio e Vimercate è 50 anni".
C.B.
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