Giussano, imprenditore in coma per lo schiaffo di un collaboratore

Il titolare della Comall è stato operato ma resta in pericolo di vita

I carabinieri sono subito intervenuti e hanno sentito l’aggressore che aveva lui stesso chiamato i soccorsi

I carabinieri sono subito intervenuti e hanno sentito l’aggressore che aveva lui stesso chiamato i soccorsi

Giussano (Monza Brianza), 11 settembre 2018 - Il 64enne titolare della Comall di Giussano che è finito con una emorragia interna alla testa durante una discussione accesa con un collaboratore è stato operato ma è ancora in pericolo di vita. L.L. è ancora ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Gerardo di Monza. Il suo aggressore, 54 anni di Giussano, è stato denunciato.

Sabato pomeriggio la vittima è stata operata dai medici del San Gerardo ma le sue condizioni restano critiche. Il 64enne, titolare di un’azienda che vende materiale edile a Paina di Giussano, è finito tra vita e la morte a causa di un sonoro schiaffo preso in pieno viso da un collaboratore, forse in prova, stando agli interrogatori e alle indagini portate avanti dal nucleo operativo del Comando di Seregno con la stazione di Giussano, intervenuta sabato al momento della disgrazia con la polizia locale. Parrebbe che sia stato proprio l’uomo che l’ha colpito in pieno volto e l’ha visto accasciarsi a terra sbattendo la nuca a chiamare il 112 e il 118. Il collaboratore dopo una discussione avrebbe perso la pazienza e come ha ammesso ai militari ha colpito il titolare. Quando L.L. è arrivato all’ospedale San Gerardo di Monza dal Pronto soccorso è stato portato in rianimazione a causa di un’emorragia celebrale. Il 64enne era in stato di semi incoscienza.

Il fatto è avvenuto poco dopo le 15 di sabato nella sede dell’azienda in via Tagliamento 7. Quando il titolare è stato trasportato in codice rosso al San Gerardo di Monza dall’ambulanza, il collaboratore è stato trattenuto sul posto dagli agenti di polizia locale di Giussano che hanno voluto ascoltare la sua versione di quanto accaduto. Anche i carabinieri del Comando di piazza Prealpi hanno interrogato il “collaboratore” e altre persone che erano nell’azienda. Al momento la vittima non è ancora in grado di poter spiegare i dettagli che hanno portato il giussanese a essere violento con lui. Quindi si sa solamente cosa è successo e la versione dell’uomo che lo ha picchiato tanto da farlo sbilanciare e picchiare la nuca contro il pavimento dell’azienda. Se l’imprenditore si dovesse svegliare e dovesse riprendere conoscenza, i carabinieri potranno sentire la seconda campana e capire cosa è accaduto realmente e come mai il giussanese, che a suo dire è un collaboratore, ma non fa parte dello staff aziendale, ha agito così.