Ritmica, il cambio di passo: "Non tollereremo altri errori ma l’Accademia resta a Desio"

Il neocommissario Valter Peroni alla guida del “parco delle farfalle” travolto dalla bufera: "Ripartiremo, più forti, dall’ascolto delle persone che sono la nostra priorità assoluta"

Le ragazze della ginnastica ritmica a Desio

Le ragazze della ginnastica ritmica a Desio

"Il benessere delle atlete è per noi al primo posto. Abbiamo scelto Desio come centro pulsante delle attività delle atlete e faremo di tutto perché rimanga così, non abbiamo intenzione di spostare il centro". Valter Peroni, neo commissario dell’Accademia Internazionale di Desio, rassicura tutti sul futuro dell’attività sportiva in città dopo il caso delle Farfalle esploso in questi giorni. E, allo stesso tempo, dimostra tutta la determinazione sua personale e della Federazione Ginnastica d’Italia.

"Le decisioni prese finora – aggiunge Peroni - rispecchiano la nostra volontà di valutare eventualmente ulteriori provvedimenti e di non tollerare nessun altro caso simile. Desio è uno dei centri di eccellenza della nostra Federazione, e il mio arrivo qui intende sottolineare la forte importanza di questa realtà per tutto il movimento federale. Auspico che presto si arrivi a fare chiarezza sulla vicenda, e, come detto dal presidente Gerardo Tecchi, siamo qui a metterci la faccia. E chi ha sbagliato paghi".

Alcune delle Farfalle, nei giorni scorsi, avevano denunciato pubblicamente una situazione di malessere. Maltrattamento psicologico, in alcuni casi fisico. In particolare con riferimento al controllo ossessivo del peso. Tema non del tutto nuovo, visto che già le prime medagliate nella Ritmica, quelle dell’argento alle Olimpiadi di Atene 2004, avevano raccontato pubblicamente la loro vita fatta di sacrifici. Tra questi proprio il controllo quotidiano del peso anche lontano dalle competizioni. Lo dicevano un po’ sbuffando, un po’ con il sorriso sulle labbra mettendo nel conto che anche la bilancia doveva rientrare nella loro quotidianità. Tuttavia c’è chi ricorda qualche loro uscita clandestina in pizzeria, alla ricerca di normalità.

La Federazione Ginnastica, scossa dalle dichiarazioni e dalla risonanza che ha avuto la vicenda, ha reagito. Un provvedimento senza esitazioni, dimostrando di non voler mettere tutto sotto silenzio. Il presidente Gerardo Tecchi ha nominato un commissario dell’Accademia di Desio, scegliendo la persona più fidata, il suo braccio destro, il vicepresidente Peroni. A lui il compito di gestire tutto ciò che riguarda le ragazze per gli aspetti che vanno al di là del momento dell’allenamento vero e proprio.

"La mia missione – spiega Peroni - è quella di portare la volontà federale che mette, da sempre le persone al centro di tutto il progetto. Lavorerò sempre più duramente per tutelare la salute e il benessere psico fisico delle atlete e degli atleti". A Peroni il presidente federale ha affidato anche il compito di individuare un “Duty officer”, che vigilerà sul rapporto tra atlete e tecnici. Di più: tutti i centri federali, le accademie e le affiliate di tutte le sezioni della ginnastica, non solo ritmica, hanno ora l’obbligo di dotarsi di un “Duty officer” ma anche di un “Safeguarding Plan”. La federazione, poi, si impegna ad adottare un sistema di rafforzamento del “Safeguarding Officer” con progetti formativi elaborati non solo da atleti e da tecnici, ma anche da dieci psicologi dello sport.

"A Desio ci sono grandi professionisti – conclude Peroni -. Ma siamo pronti a valutare ogni posizione alla luce degli sviluppi dell’indagine in corso, e auspichiamo che la Procura faccia al più presto chiarezza su quanto accaduto e su eventuali responsabilità. Faccio mio un dolore che so essere condiviso dal presidente Tecchi. Questi avvenimenti fanno male al movimento e a quelle migliaia di persone che alla Federazione hanno dato tutto. Facciamoci forza e ripartiamo, cominciando dalle persone e dal loro ascolto: sono il centro di tutto, il loro benessere è prioritario. Da questi valori condivisi, che vedono la ginnastica come uno sport sano, ripartiremo più forti di prima, mettendo la salute e il benessere di tutti come priorità".