Gianetti Ruote, ministero deciso: "Ritirare i licenziamenti"

La vice Alessandra Todde chiede alla proprietà di attivare la cassa speciale: serve tempo per trovare un compratore serio, c’è in gioco la vita di 152 famiglie

I lavoratori della Gianetti Ruote

I lavoratori della Gianetti Ruote

di Gabriele Bassani

Il ministero dello Sviluppo economico ha deciso di entrare con determinazione nella vertenza Gianetti, accogliendo la richiesta di Regione Lombardia di mettere sul tavolo della trattativa le 13 settimane di cassa integrazione speciale appena introdotte con il nuovo Decreto Lavoro imprese per convincere l’azienda a bloccare i 152 licenziamenti e avviare una trattativa. Ed è pronto a sostenere economicamente eventuali nuovi investitori. È lo scenario che si prospetta dopo l’incontro di ieri mattina in videoconferenza al Mise presieduto dalla viceministra Alessandra Todde, a cui hanno partecipato il ministero del Lavoro, l’azienda, la proprietà Quantum, la Regione Lombardia, la provincia di Monza e le organizzazioni sindacali.

"Dopo l’ultimo tavolo del 23 luglio, abbiamo lavorato per cercare di capire se ci fossero interlocutori credibili e affidabili con cui avviare un percorso per tutelare i lavoratori e salvaguardare il tessuto industriale lombardo – le parole della viceministra –. E come già ribadito, se ci fossero le condizioni adatte, il Fondo di Salvaguardia potrebbe essere preso in considerazione come strumento utile alla realizzazione del nuovo percorso per Gianetti". Durante il tavolo, tutti hanno chiesto ufficialmente all’azienda di ritirare la procedura di licenziamento e di accedere alle ulteriori 13 settimane di cassa integrazione introdotte dalla conversione del Dl sostegni bis, "in modo da permettere al Mise e ad Invitalia di continuare a lavorare insieme al fondo Quantum alla costruzione di una proposta seria, nel quadro di un utilizzo più ampio di ammortizzatori sociali che consentano una soluzione ordinata di salvaguardia dell’attività produttiva e la copertura del perimetro occupazionale – ha continuato Todde –. È necessario del tempo per valutare le offerte e la credibilità dei soggetti, e per questo chiediamo a tutte le parti responsabilità, perché in gioco c’è la vita di centinaia di persone, di famiglie, che potrebbero perdere il lavoro". Sul fronte della proprietà, "il fondo Quantum ha comunicato di essere più che disposto a lavorare in sinergia con il Mise e con Invitalia per discutere in merito a proposte alternative che tutelino l’occupazione salvaguardando i lavoratori. Riconvocherò il tavolo in tempi brevi, non appena avremo una riposta dall’azienda sulla proroga della cassa integrazione", ha concluso.

Impegni capaci di tenere viva la speranza tra gli operai che dal 3 luglio, quando sono arrivati primi messaggi che annunciavano chiusura e licenziamenti, presidiano i cancelli dell’azienda: "Dobbiamo riconoscere che dalle istituzioni stiamo ottenendo tutto il sostegno possibile". "Per avere avere un confronto libero è necessario eliminare dal tavolo la spada di Damocle dei licenziamenti", ha dichiarato Pietro Occhiuto della Fiom Cgil. "Dinanzi alla triste irremovibilità di Gianetti Ruote l’unica speranza sembra consistere in una cessione ad un potenziale acquirente", la visione di Vittorio Sarti, segretario della Uilm di Milano. Ma se l’azienda accettasse la proposta del Ministero, allora verrebbe ritirata la causa aperta per comportamento antisindacale, con udienza già fissata il prossimo 17 agosto.