Gianetti, doccia fredda sui lavoratori: i licenziamenti sono legittimi

Il giudice conferma la legittimità dei 152 tagli: "Corretta la comunicazione della società ai sindacati sulla chiusura dell’azienda"

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Ceriano Laghetto (Monza e Brianza) - Respinto il ricorso presentato dai sindacati, confermata la legittimità dei licenziamenti alla Gianetti di Ceriano Laghetto. Era attesa da una settimana la sentenza del Tribunale di Monza e ieri nel primo pomeriggio è arrivata come una doccia fredda, anzi ghiacciata, sui lavoratori che avevano riposto proprio sul giudice le loro ultime speranze di fronte a quella che continuano a ritenere una operazione profondamente scorretta, attraverso la quale si sono trovati da un momento all’altro, senza lavoro. 

Un’operazione contestata da più parti soprattutto per i modi, ma che invece ha trovato giustificazione nella sentenza depositata ieri nel primo pomeriggio dal giudice Zenaide Crispino. "Nel caso di specie non pare divisabile alcuna violazione della norma citata, avendo la società resistente ritualmente inoltrato il 3 luglio 2021 alle sigle ricorrenti compiuta comunicazione scritta di avvio della procedura di licenziamento collettivo, da intendersi "preventiva" alla riduzione del personale, non già a qualunque altra comunicazione con i lavoratori. Il telegramma riguarda esclusivamente l’intervenuta chiusura dello stabilimento di Ceriano Laghetto ed il collocamento in ferie dei lavoratori ivi addetti, non anche singoli recessi individuali o l’avvio della procedura di licenziamento collettivo che, ad ogni modo, come anticipato, risulta essere stato ritualmente comunicato alle sigle sindacali". 

Sempre secondo quanto riportato nella sentenza "Neppure pare che Gianetti Fad Wheels srl si sia rifiutata di svolgere l’esame congiunto previsto dal citato art. 4 con le organizzazioni sindacali, essendo rimasta incontestata la partecipazione a numerosi incontri deputati allo scopo". Una lettura dei fatti che ha lasciato letteralmente di stucco lavoratori e rappresentanti sindacali, che fino a ieri erano piuttosto fiduciosi in una vittoria in Tribunale, richiamando anche il precedente della Gkn della Campi Bisenzio, dove dal 9 luglio scorso (6 giorni dopo il caso Gianetti, primo in Italia dopo lo sblocco dei licenziamenti) si sta vivendo una situazione molto simile e dove qualche settimana fa il Tribunale di Firenze si è espresso in maniera diametralmente opposta, accogliendo il ricorso dei sindacati e annullando i licenziamenti. 

La drammatica vicenda della Gianetti ha avuto inizio il 3 luglio scorso quando, dopo che una parte dei 152 dipendenti aveva completato anche il turno straordinario del sabato mattina, l’azienda ha comunicato con una nota diffusa inizialmente via Internet la chiusura immediata dello stabilimento con la messa in ferie di dipendenti dello stabilimento di Ceriano Laghetto. Successivamente si è arrivati alla procedura di licenziamento.