Monza, troppi mici abbandonati: servono cibo e tanto affetto

In pochi mesi gli accessi sono più che triplicati e continuano gli abbandoni e le cessioni, il rifugio di via San Damiano è al collasso: 110 i gatti ospitati

Il gattile Enpa

Il gattile Enpa

Monza -  Invasione di felini all’Enpa di Monza. In pochi mesi gli accessi sono più che triplicati e, purtroppo, continuano gli abbandoni e le cessioni. Il rifugio di via San Damiano è al collasso: a gennaio erano una trentina i gatti in attesa di adozione, adesso sono 110 e gli ingressi non stentano a diminuire. L’allarme è stato lanciato sul sito dell’Ente nazionale protezione animali di Monza con la speranza che i mici, di tutte le razze e di tutte le età, possano trovare presto una nuova famiglia. Ma Enpa chiede anche aiuti per far fronte all’emergenza: pappe per sfamare le centinaia di bocche di gattini che sono stati abbandonati, ceduti, ritrovati dai volontari sul territorio.ì

«Solitamente gli arrivi dei micini si concentrano nei mesi di marzo-aprile, mentre quest’anno, per motivi sconosciuti, si sono concentrati nei mesi di luglio-agosto. Molti di questi micini sono stati portati da privati, e tanti sono stati recuperati dai nostri volontari in nuove colonie non ancora censite. A questo già ingente numero si è aggiunto l’arrivo di alcuni gatti che ritiriamo come di consueto da situazioni di pericolo o disagi,o e quello di numerosi mici ritirati in seguito a cessione, magari adottati nel periodo del lockdown e adesso diventati di troppo in famiglia".

Tante le persone che negli ultimi mesi hanno bussato alla porta del rifugio per cedere il loro gatto. C’è poi chi non ha avuto neppure il coraggio di chiedere l’aiuto dei volontari e ha lasciato i mici direttamente davanti alla porta del canile certo che qualcuno si sarebbe preso cura di loro. Come il caso, che raccontano dall’Enpa, di Albertino, gattone persiano abbandonato in una scatolone davanti alla sede ell’Enpa insieme a compagna e prole. Il gatto era talmente trasandato che ha avuto bisogno di un servizio di toelettatura.

«Siamo al collasso, speriamo di trovare presto famiglie che adottino. La situazione si è fatta esplosiva, con la costante preoccupazione di operatori e volontari che il sovraffollamento della struttura, nonostante tutte le accortezze del caso, potesse portare allo scoppio di qualche epidemia". Nel frattempo c’è anche bisogno di pappe.