Fusione Camere di commercio: i sindacati faranno ricorso al Tar

Cgil, Cisl e Uil Brianza contro l'accorpamento con la Camera di commercio di Milano

La sede della Camera di commercio

La sede della Camera di commercio

Monza, 13 settembre 2016 - "Stiamo istruendo un ricorso al Tar della Lombardia contro la delibera che ha avviato l'accorpamento della Camere di commercio di Monza e Milano. Chiederemo la sospensiva e il giudizio in merito all'illegittimità della delibera stessa". A parlare è il segretario generale della Cgil Brianza, Maurizio Laini affiancato dai "colleghi" segretari della Cisl e della Uil territoriali, Rita Pavan e Luigi Soldavini insieme a Marco Viganò, ex segretario generale della Cisl Brianza-Lecco e rappresentante dei sindacati nel consiglio della Camera di commercio brianzola.

Il 25 luglio infatti con 25 voti a favore, 2 contrari (il rappresentante dei sindacati e quello delle associazioni dei consumatori) e un astenuto, il Consiglio della Camera di Commercio di Monza aveva detto sì all'accorpamento con Milano (dove alcuni giorni prima il Consiglio si era espresso favorevolmente alla fusione anche con il voto del rappresentante dei sindacati).

"Riteniamo che questa fusione non vada negli interessi del territorio anche perché secondo il decreto del Consiglio dei ministri, la Camera di Monza avrebbe tutte le caratteristiche per restare autonoma (ha 92mila imprese e minimo ne servono 75mila per restare autonomi)", spiegano i segretari dei sindacati che prevedono di depositare il ricorso al Tribunale amministrativo regionale entro tre settimane. "Siamo convinti che una decisione come questa meritasse una discussione approfondita e non un "blitz" dalla mattina alla sera nel quale si sono fatte pressioni per giungere a questo voto", aggiungono.

Nel merito il ricorso sull'illegittimità della delibera dovrebbe far leva su due fattori principali. "La riorganizzazione delle Camere di commercio prevede che le aree metropolitane (Milano) abbiano Camere di commercio coincidenti con i confini, mentre qui si creerebbe una sovrapposizione con Monza che nel progetto di cancellazione delle Province (sempre che passi il Referendum Costituzionale) dovrebbe rientrare in un'Area Vasta che dovrebbe accorpare Lecco, ma forse anche Como e presino Varese. Inoltre le Aree Vaste hanno un regime giuridico inferiore rispetto alle Aree Metropolitane", spiegano i segretari generale di Cgil, Cisl e Uil Brianza. Non solo. "Il recente decreto del Consiglio dei ministri sulla riorganizzazione delle Camere di commercio, in materia di accorpamenti, dice che possono ritenersi validi quelli attuati prima della legge Delrio mentre "congela" quelli successivi proprio in attesa di capire quali saranno i nuovi assetti territoriali post-Referendum. E questo secondo caso è quello di Monza".

In ogni caso l'eventuale fusione diventerà effettivamente operativa nel settembre 2017. "Ora la delibera dovrà passare al vaglio della Conferenza Unificata Stato Regioni e poi andare al Ministero dello Sviluppo Economico per l'approvazione. Ora, atteso che noi faremo ricorso al Tar, già al ministero, visto il contenuto del nuovo decreto del Consiglio dei ministri, ci attendiamo che coerentemente questa delibera venga bloccata proprio perché successiva alla legge Delrio".