Monza, ruba telefono di lusso e chiede il riscatto

Catturato dopo una trappola tesa dalla polizia fuori dalla stazione. Sulla sua auto (ricettata) c’erano cosmetici e navigatori provenienti da un furto

Gli agenti della Questura di Monza tengono d’occhio la stazione ferroviaria

Gli agenti della Questura di Monza tengono d’occhio la stazione ferroviaria

Monza, 19 novembre 2019 - Aveva provato a mettere in atto un’estorsione vera e propria il criminale arrestato domenica pomeriggio dagli agenti della Squadra Volante della Questura di polizia di Monza. Un’estorsione un po’ rocambolesca e “pasticciata” ma che, se fosse andata a buon fine, gli avrebbe fruttato almeno un centinaio di euro. Si è ritrovato però al centro di una trappola, che alla fine ha portato al suo arresto.

Tutto comincia nelle prime ore del pomeriggio, quando una giovane donna, entrata a fare spese nel supermercato della stazione, si accorge che il proprio telefono cellulare è sparito. Mentre cerca di far luce sull’avvenimento - si tratta di un telefono di ultimissimo modello (un iPhone 11), valore commerciale sul migliaio di euro - le viene in aiuto un poliziotto in borghese: si tratta di un agente della polfer fuori servizio, che contatta per lei la Volante. Con l’aiuto di una commessa, la giovane derubata contatta il proprio telefono e all’altro capo le risponde il suo nuovo possessore. Che le propone un affare: se vuole rivedere il cellulare, deve pagare 100 euro. Appuntamento, al supermercato della stazione. I poliziotti si nascondono fra gli scaffali e all’esterno del negozio, in attesa di sorprendere lo scambio. 

Il delinquente però mangia la foglia e il luogo dell’appuntamento viene spostato di volta in volta nel vicino corso Milano: prima davanti a un fast food, poi davanti a una sala giochi, infine davanti a una piadineria. Alla fine, l’incontro - che a questo punto viene monitorato a distanza pure dall’Esercito - avviene, ma al momento di effettuare lo scambio, si palesa anche la polizia. Il delinquente viene bloccato: si tratta di G.P., ha 54 anni, abita a Usmate Velate e ha diversi precedenti penali. Con lui c’è anche un giovane che lo sta accompagnando, un 24enne di Carnate. Ma non è finita qui: i poliziotti vanno a perquisire l’auto del 54enne e scoprono che si tratta di una Lancia Ypsilon rubata una paio di giorni prima a Bellusco e sulla quale ci sono una cinquantina di cosmetici di marca, dopobarba, profumi, fondotinta, pure loro rubati. La targa dell’auto peraltro corrisponde a un’altra vettura: è quella della moglie del delinquente. Anche se lui prova a giustificarsi con spiegazioni improbabili: "L’ho comprata da un romeno, non sapevo fosse rubata... e la targa? È di mia moglie, devono avergliela rubata!". Sulla vettura c’erano anche tre navigatori satellitari, sulla loro provenienza si sta indagando. Intanto l’uomo è stato arrestato per tentata estorsione ed è stato denunciato per ricettazione, furto aggravato e possesso ingiustificato di attrezzi atti allo scasso. Il giovane che si trovava con lui è stato scagionato, anche se verrà proposto un foglio di via da Monza. Auto e cosmetici sono stati restituiti.