di Paola Arensi
La squadra Mobile della questura di Lodi guidata da Alessandro Battista, in un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica, ha arrestato tre persone, un romeno e due albanesi, pregiudicati, ritenuti responsabili di 27 furti tra Lodi, Milano e Monza, oltre ad altri tentati furti, messi a segno fino a dicembre del 2021. L’indagine nasce dal ritrovamento di un veicolo rubato a un uomo a cui era stata anche svaligiata la casa e dalle immagini la Polizia è risalita al gruppo che progettava i colpi, seguendo i movimenti dei proprietari delle abitazioni che raggiungevano anche utilizzando grondaie e pluviali. Tra la refurtiva stimata, un enorme quantitativo di gioielli in oro, abbigliamento di prestigio e seimila euro in contanti. Un quarto complice albanese è ancora ricercato, è scappato passando dal tetto della cascina dove abitava, a San Giuliano, per poi calarsi dal pluviale su un balcone.
Gli inquirenti lavoravano da tempo su una serie di furti avvenuti in diverse province del nord Italia. Tutte le incursioni risalgono a fine dicembre. Il bottino racimolato in diverse abitazioni, ammonta a 6000 euro in contanti più un alto quantitativo di gioielli e preziosi, abbigliamento e accessori di prestigio. Gli agenti hanno sequestrato le radiotrasmittenti che i banditi utilizzavano mentre facevano i colpi, valute cinesi (asportate in un furto), borse di Luis Vuitton.
I colpi avvenivano sempre di sera, in case con luci spente e deserte anche al secondo o terzo piano, dove i ladri arrivavano arrampicandosi lungo i pluviali o le grondaie delle facciate. Gli infissi, invece, venivano forzati con cacciavite e piedi di porco. Gli indagati dovranno difendersi dalle accuse di furto, tentato furto e ricettazione. Sono stati contestati, in tutto, ventisette furti, di cui 13 avvenuti in provincia di Lodi e gli altri tra Milano e Monza Brianza.