Furti in parrocchie e abitazioni, ladre in cella

La denuncia è partita dal prete di Giussano, identificate e arrestate due nomadi con numerosi precedenti alle spalle

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di Sonia Ronconi

Operazione “Bad Girls“ in Brianza. I carabinieri hanno arrestato due nomadi di 32 e 33 anni specializzate in furti nelle abitazioni e nelle chiese nelle province di Monza e Bergamo. I carabinieri della Compagnia di Seregno, al termine di articolate indagini di polizia giudiziaria, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Monza nei confronti delle due donne, entrambe residenti nel capoluogo brianzolo, indagate per plurimi episodi di furto aggravato in concorso, indebito utilizzo di carte di debito, con successiva aggravante della recidiva.

Le indagini sono partite lo scorso 15 aprile dopo la denuncia presentata in caserma dal parroco di Giussano per un furto appena subito. In quell’occasione le due donne, dopo aver divelto il portone d’ingresso della casa parrocchiale, avevano portato via circa 1.000 euro in contanti, carte di credito e di debito, documenti ed effetti personali. Grazie ai filmati dei sistemi di videosorveglianza di zona, i militari sono riusciti a individuare l’autovettura utilizzata per gli spostamenti, una Fiat Grande punto grigia, e successivamente anche a identificare le due donne. Da ciò scaturivano ulteriori approfondimenti investigativi che hanno portato ad attestare a carico delle indagate altri due episodi di furto commessi in danno del parroco della chiesa di Caravaggio e in danno di una 89enne di Brugherio.

A Caravaggio lo scorso 17 marzo, le due donne, mediante effrazione del portone d’ingresso della casa parrocchiale, si erano introdotte all’interno portando via 2mila euro in contanti e un assegno di 200 euro intestato alla parrocchia.

A Brugherio invece, lo scorso 10 agosto, le due donne avevano agito di squadra e, dopo che una di esse aveva bussato alla porta dell’89enne e l’aveva intrattenuta sull’uscio dell’abitazione, la complice era entrata nell’abitazione asportando vari documenti e una carta bancomat per poi effettuare vari prelievi in alcuni sportelli bancomat di Monza e a Brugherio nonché alcune spese in un supermercato.

Nell’accogliere la proposta del pubblico ministero, il Gip ha sottolineato i precedenti di polizia e penali per reati contro il patrimonionio delle due donne che sono state arrestate all’alba e portate alla Casa circondariale San Vittore di Milano.