Furbetti del pattume Arriva l’ecodetective

Polizia locale e addetti del Cem cercheranno indizi nei sacchi buttati nei cestini pubblici per multare i trasgressori

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di Barbara Calderola

Eco-detective due volte a settimana passano al setaccio la pattumiera nei cestini alla ricerca dei furbetti del sacchetto: chi abbandona l’immondizia di casa dove non dovrebbe. Multe in arrivo a Vimercate. Dopo le pulizie domenicali nei centri storici, il Comune sceglie il pugno di ferro contro questa particolare categoria di trasgressori. Alle pattuglie verdi partecipa anche il Cem, sono gli operatori del colosso pubblico della differenziata ad affiancare la polizia locale. La parola d’ordine resta "decoro", uno dei temi decisivi nel centro che si è dotato di un assessorato alla promozione e che punta sul turismo di qualità per lo sviluppo. Ma anche educazione nei confronti di chi rispetta le regole, e sono la maggior parte.

L’équipe green fa la ronda e apre le borse alla ricerca di una traccia che aiuti a risalire al responsabile. "L’obiettivo è ridurre questo fenomeno non limitandoci più alla sola sensibilizzazione ma con maggiore incisività – spiega Sergio Frigerio, assessore alla Cura della città -. Alziamo l’attenzione e aumentiamo i controlli perché ci risulta che molti di questi comportamenti siano seriali". Non si tratterebbe di casi isolati, ma di brutte abitudini radicate, da cancellare definitivamente che avrebbero per protagonisti sempre gli stessi soliti ignoti. L’operazione scatta dopo una campagna di massa lanciata proprio da Cem prima della pandemia per correggere il tiro.

Diecimila adesivi, uno su ogni cestino della spazzatura in cui ci si imbatte nella sessantina di comuni-soci con la scritta “Fai la cosa giusta“ contro il sacchetto selvaggio, un fenomeno in crescita in Brianza e nell’hinterland con un costo notevole per la collettività: 100mila euro l’anno per lo smaltimento dei sacchetti abusivi. Umido e ’monnezza’ in arrivo da appartamenti e villette gettati dove è vietato. Quando nessuno vede, per non differenziare.

È la brutta abitudine che aveva registrato un’impennata nei comuni dove è entrato in servizio l’Ecuosacco, il sacco tracciabile, forse per paura di sbagliare, forse per pigrizia. Un sacchetto oggi, una borsa domani, la cattiva pratica di non differenziare i rifiuti e di gettare tutto nei cestini sparsi per la città ha finito per incidere sui bilanci pubblici. Palazzo Trotti torna sul tema con indagini a tappeto ad ampio raggio.