Francesco Montorio è il re di Lesmo

Il centrosinistra mantiene il governo della Beverly Hills brianzola, l’ex borgomastro Desiderati perde di misura

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di Barbara Calderola

La prima reazione dopo la vittoria: la tensione si scioglie in pianto, l’umanità di Francesco Montorio, neo sindaco di Lesmo, colpisce tutti. L’emozione chiude una cavalcata difficile e un risultato storico: "Nessuno, finora, era mai riuscito a mettere in fila tre mandati", dice il 61 enne funzionario assicurativo da ieri alla guida della Beverly Hills brianzola. Ci sono volute un paio d’ore perché si rendesse conto che ce l’aveva fatta davvero "è stato un lavoro duro, una strada tutta in salita, con un gruppo nuovo senza leader o gregari: abbiamo fatto tutto insieme, non abbiamo ricevuto l’investitura da un capo, è nato tutto in modo democratico".

Il vincitore si prende "24 ore per tirare il fiato", poi ripartirà "dai dipendenti, la vera cinghia di trasmissione delle scelte . Competenze e disponibilità sono le rotte che abbiamo seguito sin qui, non ho ancora pensato alla giunta, ma adesso è arrivato il momento".

L’esponente di Lesmo Amica, che ha raccolto il testimone da Roberto Antonioli, ha raggiunto il 33,38% e con 47 voti in più ha relegato al secondo posto il grande favorito della corsa: Marco Desiderati (31,90%), ex primo cittadino ed ex deputato. Oggi il nome della lista scelto insieme a Lega e Forza Italia per sostenerlo "Si può fare" ha un sapore amaro. Ha perso, ma non si arrende. Fa un’analisi del voto: "Il centrodestra deve trarre una lezione da questo risultato: divisi perdiamo. Sembra banale ma Fratelli d’Italia ha scelto di spaccare la coalizione e di puntare sul candidato sbagliato: Luca Zita (Uniti, 19,52%) non ha raggiunto i voti dei partiti che lo sostengono, ci sono anche Udc e tre civiche". Risultato: "Lesmo per altri 5 anni avrà una guida di sinistra e un centro di 8mila anime rischia di spendere 8 milioni di euro per la biblioteca".

"Farò un’esperienza nuova – aggiunge – in vita mia non sono mai stato in minoranza. Se Montorio avrà l’onesta intellettuale di riconoscere che la sua lista ha perso 800 voti rispetto all’ultima tornata e rimetterà in discussione le opere in itinere, collaborerò. Diversamente faremo la nostra opposizione". Un risultato invece ogni oltre aspettativa" per Tino Ghezzi e la sua "IdeaLesmo", l’outsider ha conquistato il 15,21%, "un record per chi voleva essere un’alternativa nata dal basso. Abbiamo perso, ma non mi tiro certo indietro. Dalla minoranza semineremo e la prossima volta, fra cinque anni, saremo pronti".