Monza, contratto Formula Uno: "Rinnovo prima del Gran premio"

Il presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani, annuncia il rinnovo per altri 5 anni. Costo un centinaio di milioni di dollari

Angelo Sticchi Damiani

Angelo Sticchi Damiani

Monza, 16 luglio 2019 - "Firmeremo prima  del Gran premio di settembre. Senza ombra di dubbio". Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci, si espone senza indugi. Segno che, ormai, il rinnovo del contratto della Formula Uno è cosa (quasi) fatta. Un accordo di 5 anni, fino al 2024, per una cifra complessiva che dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 milioni di dollari. Un impegno importante sui cui Sticchi Damiani ha dovuto trattare e ragionare per non compromettere l’equilibrio di una manifestazione che – in ognuna delle ultime due edizioni – è andata in rosso, al netto di tutti i contributi, di circa 12 milioni di euro. Ma oggi, dopo mesi di trattative con i padroni americani della F1, l’epilogo in vista è la firma.

A conclusion e di incontri anche sul fronte regionale e locale monzese per definire reciproci impegni in modo tale da "valorizzare il più possibile questo sacrificio". Sticchi Damiani parla di "un grande investimento". Che non è soltanto quello per pagare Liberty Media e restare nel calendario del Mondiale, ma pure quello per ammodernare l’autodromo. Il piano prevede circa 100 milioni di euro, una sessantina servirebbero a stretto giro per gli interventi più impellenti tra tribune, servizi igienici e viabilità interna. Il rinnovo con la Formula Uno sarebbe il primo passo, ma per ammortizzare i mutui con cui sostenere i lavori sarebbe necessario rivedere il contratto di concessione per la gestione dell’autodromo. Quello attuale scadrà nel 2026. Un orizzonte temporale troppo breve per garantire una rata sostenibile.

Il futuro dovrà passare inevitabilmente anche da questo tavolo locale. Del resto, lo ha detto il boss del circus iridato, Chase Carey, che "se vogliamo avere un futuro a lungo termine, dobbiamo preservare le sedi storiche della Formula Uno, come quella inglese". Ma per preservarle, occorre investire. Il Tempio della velocità, dopo i faraonici lavori di inizio anni Duemila per i nuovi box e il building delle hospitality, ha rallentato la corsa per stare al passo con la modernità.Adesso, però,  non si può più aspettare. A maggior ragione con un rinnovo di 5 anni durante i quali – nel 2022 – l’autodromo potrà tagliare il traguardo dei 100 anni con un Gran premio di Formula Uno. Intanto, a settembre si festeggerà l’edizione numero 90 del Gp d’Italia. "Di dati ancora non è possibile parlare ma al momento la vendita dei biglietti sta dando segnali molto incoraggianti – anticipa Sticchi Damiani -. Andiamo meglio dello scorso anno (l’edizione 2018 si chiuse con 183mila presenze nell’intero fine settimana di gara, ndr), anche con molte vendite dall’estero". Monza. evidentemente, ha recuperato la sua immagine. Impermeabile alle difficoltà della Ferrari, i cui risultati sportivi hanno sempre condizionato il termometro della passione dei tifosi.