Cazzaniga, indagata la finta fidanzata del pallavolista

L'accusa nei suoi confronti sarebbe quella di truffa

Roberto Cazzaniga e Alessandra Ambrosio

Roberto Cazzaniga e Alessandra Ambrosio

Truffa. Sarebbe questa l'accusa nei confronti della donna che per ben 13 anni avrebbe raggirato Roberto Cazzaniga, pallavolista residente a Monza con un passato in Nazionale e un presente nel ruolo di opposto a Gioia del Colle in serie B. "Sarebbe", perché secondo le due legali che difendono Valeria Satta sostengono di non aver ricevuto alcuna comunicazione di avvio di indagini sulla loro assistita.

Pare che comunque Cazzaniga abbia finalmente deciso di rivolgersi alla guardia di finanza di Monza e di raccontare tutto quello che gli è accaduto dal primo abboccamento tramite un'amica che gli aveva detto "Ho una persona da presentarti" sino a tutte le telefonate e, soprattutto, l'elargizione di somme di denaro ingenti per un totale di 700mila euro e anche di un'auto. Tutto in quei tredici anni durante i quali Cazzaniga non solo non ha mai incontrato la propria fidanzata, ma è stato anche convinto che quella ragazza fosse una modella di nome Maya. Le cui foto appartenevano - ma questo Cazzaniga non lo aveva ancora scoperto - alla supermodella e già angelo di Victoria's Secret Alessandra Ambrosio. Roberto Cazzaniga ha raccontato tutto alla guardia di finanza di Monza. I quali a questo punto non potranno probabilmente fare altro che aprire un'indagine ufficiale.

In realtà il pallavolista lombardo aveva sporto denuncia qualche mese fa a Bari, vista la sua militanza con la società di Gioia del Colle. L'inchiesta si è poi spostata a Monza perché proprio lì ha la residenza l'atleta e ora ad occuparsi del caso è il pubblico ministero Stefania DI Tullio. Tutto è stato ricostruito e verificato controllando i messaggi che Cazzaniga e "Maya" si sono scambiati in questi tredici anni e i movimenti bancari del pallavolista. 

Ma perché Roberto Cazzaniga si è fatto fregare in questo modo? Come ha fatto a dare 700mila euro a una donna che non aveva mai neppure incontrato di persona? Giustificare tutto con "era innamorato" sarebbe riduttivo. La verità è che Valeria Satta e la sua organizzazione - a quanto pare la donna residente in Sardegna non era da sola a mettere in atto il raggiro - facevano leva anche sulla compassione dell'uomo. La "voce" al telefono - ovvero Valeria Satta - chiedeva direttamente, o in molti casi faceva sapere tramite l'amica in comune con Cazzaniga, denaro per cure sanitarie importanti. La donna sosteneva di essere affetta da gravi problemi di salute. Ecco quindi il raggiro: il gruppo si approfittava della buona fede, dell'amore e, a tratti, anche della creduloneria di Roberto Cazzaniga per fargli versare somme di denaro consistenti.

E gli amici? In tanti, colleghi pallavolisti e altri amici, hanno cercato di fargli aprire gli occhi nel corso degli anni. Ma tutto è stato vano. Nessuno è riuscito a farsi ascoltare. Fino a quando, grazie al programma tv "Le Iene", tutto è stato smascherato.