Figlia rapita e portata in Egitto: dieci anni di carcere al papà

Dell’uomo e della piccola, che all’epoca non aveva nemmeno un anno non si hanno più notizie dal 2014. La mamma si è costituita parte civile

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di Stefania Totaro

È tornato in Egitto portando per sempre con sé la figlioletta di nemmeno un anno avuta con la ex compagna di origini romene. A quasi 7 anni dal rapimento, il 34enne è stato condannato dal Tribunale di Monza a 10 anni di reclusione per sottrazione di minore. La mamma della bambina, che ormai ha quasi 8 anni ma che la donna, trentenne domiciliata a Monza, non ha più potuto vedere e neanche sapere se sta crescendo tranquilla in Egitto, si è costituita parte civile al processo davanti al collegio di giudici presieduto da Elena Sechi. Dal canto suo, l’ex compagno egiziano non si è mai presentato al dibattimento e non risulta che sia tornato in Italia. Non è latitante perché ha ricevuto la notifica della data dell’udienza preliminare dove è stato rinviato a giudizio spedita in Egitto, dove i giudici l’hanno anche dichiarato decaduto dalla patria potestà dopo la causa presentata dalla 30enne romena davanti all’autorità giudiziaria egiziana. La bambina non è italiana, anche se nata in Italia da genitori però stranieri, quindi difficilmente le istituzioni italiane si faranno carico di riportarla alla sua mamma.

Ma con questa pronuncia di condanna la donna potrà iniziare a battersi in Egitto. I fatti contestati risalgono al 2014. L’egiziano e la compagna romena avevano convissuto per un po’ prima a Monza, poi a Paderno Dugnano. La loro relazione si era poi interrotta e la loro figlioletta era rimasta con la mamma. La sera di San Valentino del 2014 la 30enne si era fatta convincere da alcune amiche di infanzia a fare una rimpatriata, lasciando la piccola al papà. Si erano incontrati per la consegna a Milano, dove il 34enne si era trasferito. Ma il giorno seguente, l’ex compagno e la bambina erano spariti.

L’uomo non rispondeva al telefono e neanche al citofono. Un amico dell’egiziano le confidò la volontà del suo connazionale di partire. Preoccupatissima, la donna fece quindi intervenire i carabinieri che irruppero nell’abitazione, vuota, dell’uomo. Dagli elementi raccolti apparve subito chiaro come il genitore fosse partito definitivamente dall’Italia. Dalla casa erano scomparsi anche tutti gli abiti. Pure quelli della figlioletta, insieme alle altre cose della piccola e al suo documento di identità. Il 34enne, secondo le ricostruzioni del pm della Procura di Monza Carlo Cinque, si era già organizzato per tempo per sparire una volta per tutte: sapendo, anche se con brevissimo anticipo, dalla mamma della bambina, che quella sera gli avrebbe lasciato la piccola, aveva acquistato un biglietto aereo per l’Egitto, portandola con sé.