Seregno, salta il pranzo di Ferragosto e in tavola finiscono le polemiche

Botta e risposta tra sindaco e la leghista Viganò sull’annullamento del tradizionale momento per gli anziani

Il tradizionale pranzo di Ferragosto

Il tradizionale pranzo di Ferragosto

Seregno (Monza Brianza), 9 agosto 2020 - Il Coronavirus, purtroppo, batte anche la tradizione e la voglia di stare insieme: il tradizionale pranzo di Ferragosto quest’anno non si farà. L’amministrazione comunale, a malincuore, ha dovuto dare appuntamento a tutti al 2021. Nel frattempo, tuttavia, a tenere compagnia ai seregnesi che non vanno in vacanza ci sono le polemiche scaturite da questa decisione che, secondo la Lega, è stata presa un po’ troppo con superficialità.

«In questo momento – spiega Laura Capelli, assessore alle Politiche sociali – quando si organizzano eventi che prevedono un cospicuo afflusso di pubblico, occorre seguire rigidi protocolli di sicurezza. Per un evento riservato a persone ultrasessantacinquenni, più fragili ed esposte al contagio, il rispetto per questi protocolli dev’essere ancora più rigoroso". L’assessore spiega anche che la situazione è stata valutata in tutti i suoi aspetti: "Il parco Madonna della Campagna, negli ultimi anni sede dell’evento, ha un’area coperta che, con le prescrizioni sul distanziamento, può ospitare poche decine di persone. È impensabile svolgere il pranzo a cielo aperto così come è problematico individuare un altro spazio in città".

La decisione di rinviare tutto al prossimo anno, però, non è piaciuta proprio per niente a Elisabetta Viganò, consigliere comunale della Lega, che ha protocollato un’interpellanza. Per lei, in particolare, è inaccettabile che si parli di "rigidi protocolli di sicurezza": "Ormai - spiega Viganò - si va in giro senza mascherina, non c’è l’obbligo per i bambini e i disabili, resta solo da osservare il distanziamento sociale. Molti anziani sono delusi per il rinvio del pranzo di Ferragosto, si sentono defraudati di un momento per loro importante".

Le sue domande , tuttavia, sono state accolte dal sindaco Alberto Rossi con sorpresa e disappunto: "Proprio la Lega – dichiara il primo cittadino – non più tardi di venti giorni fa ci ha pesantemente contestati per il momento dedicato ai bimbi dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia in piazza Risorgimento, occasione di incontro e di saluto dopo mesi di lockdown prima di iniziare un nuovo cammino alla scuola primaria. Allora per la Lega era un azzardo, oggi invece è fuori luogo un rinvio anche se riguarda la categoria degli anziani che è maggiormente esposta ai rischi del Covid". «Il sindaco si risponde da solo – controbatte Viganò -, è lui che dovrà spiegare perché a luglio in un periodo più critico e con normativa più restringente, ha chiamato 200 bambini mentre oggi lascia a casa gli anziani. Chissà qual è il criterio che sta alla base di tutto ciò. Forse solo il desiderio di visibilità del nostro sindaco".