Fermo a 10 voti dalla vittoria Bocca accetta il verdetto

Ieri pomeriggio i risultati sono diventati ufficiali, ma non si prevedono ricorsi. Confermato il ballottaggio fra il candidato di centrosinistra e Luca Bosio

Migration

di Gabriele Bassani

Il giorno più lungo delle elezioni comunali a Cesano Maderno è terminato a notte inoltrata senza che si sbloccasse la situazione di stallo che si ormai cristallizzata in prima serata: Gianpiero Bocca nettamente in testa ma non abbastanza da essere eletto al primo turno.

I voti attribuiti in maniera definitiva al candidato di centrosinistra sono 6.609, che corrispondono al 49,91%. Mancava dunque esattamente lo 0,1% per ottenere l’elezione al primo turno. A seconda delle simulazioni, i voti che ballano sono 10 o 15 o al massimo 20, comunque pochissimi, al punto da creare un gigantesco rammarico, non celato, nel candidato sindaco della maggioranza uscente, che si presentava come volto nuovo, dopo la rinuncia di Maurilio Longhin. "Non mi immaginavo un risultato molto distante da quello ottenuto, però pensavo di poter ottenere qualcosa di più del 50% e non qualcosina di meno come è successo. Però guardo avanti, ci sono altre due settimane per convincere a votare anche chi a questo turno non lo ha fatto", dice Bocca.

Ieri pomeriggio l’ufficializzazione dei risultati e al momento non sono all’orizzonte contestazioni formali o addirittura ricorsi: si guarda tutti a quel che succederà da qui al 26 maggio.

"Sono contentissimo per questo risultato e soprattutto per quello della nostra lista civica, che oggi è la prima lista di Cesano Maderno", dice Luca Bosio. In effetti, con il 20,07% la lista Con Bosio per Cesano ha messo in fila, nell’ordine, il Pd, a cui ha sottratto la leadership, lasciandolo secondo con il 17,17%, e 4 punti e mezzo in meno rispetto al 2017, tallonato in casa dalla civica ViviCesano al 16,19%, che invece guadagna 4 punti rispetto al 2017 e poi a scendere Forza Italia, che in corsa solitaria raccoglie uno dei migliori risultati della Brianza, con il 10,10%, Fratelli d’Italia, al 9,75% che se paragonato all’1,78% di cinque anni fa può essere considerato un exploit clamoroso e la Lega al 8,25%, che perde 4 punti e mezzo e finisce dietro anche alla lista Passione Civica al 8,69, che pure ha lasciato poco più di mezzo punto sulla strada rispetto a 5 anni fa. Insomma, comunque vada a finire, di certo cambierà in maniera significativa la composizione del Consiglio comunale, così come i rapporti di forza all’interno delle due coalizioni, con le liste civiche sempre più determinanti rispetto ai partiti nazionali. A questo punto, col passare delle ore, tutti hanno in testa una sola domanda: "Cosa farà Michele Santoro e, soprattutto, cosa faranno i suoi elettori?".

La dote è di quelle pesanti: un tesoretto di oltre il 10% che può essere determinante per la vittoria finale. Al momento non risultano telefonate, né partite né ricevute tra i due contendenti alla carica di sindaco e quello che oggi rappresenta il terzo incomodo che fa gola a tutti.