FedEx, l’appello del Papa contro i tagli

Ornago, all’Angelus il saluto ai corrieri che rischiano il posto di lavoro

I corrieri a Roma

I corrieri a Roma

Ornago (Monza Brianza) 14 maggio 2018 - Il messaggio di Papa Bergoglio basta per tornare a sperare. Ieri, all’Angelus, il Papa ha salutato i 315 corrieri della FedEx che rischiano il posto dopo l’annuncio del colosso delle spedizioni di una pesante riorganizzazione. Obiettivo degli americani, adottare il modello Tnt, marchio acquisito tre anni fa. E, cioè, niente più dipendenti diretti, il personale verrà esternalizzato alle cooperative. Contro il progetto l’appello del santo padre: "Mi auguro che le difficoltà che vivete si risolvano positivamente". Poche parole chiare, un monito inequivocabile, che se da solo non può raddrizzare la trattativa, certo non può essere ignorato. Francesco parla e loro, i fattorini che temono di finire in mezzo alla strada, esultano. Aspettavano fiduciosi in piazza San Pietro la buona parola. Quando arriva, l’esplosione di entusiasmo viene immortalata dai telefonini che filmano il momento. In primo piano c’è uno striscione più eloquente di mille parole: "La mia FedEx non l’avrebbe mai fatto". Da Nord a Sud, sono ventiquattro le filiali destinate alla chiusura. Fra loro Ornago.

In Brianza sono 22 le famiglie che tremano: "Abbiamo aperto nel 2012 e siamo in crescita da allora", raccontano gli addetti. I sindacati hanno scritto a Carlo Calenda, chiedendo un incontro urgente al ministro delle Sviluppo economico per invertire la rotta. "I fatturati crescono, l’e-commerce pure. Gli esuberi sono privi di senso", spiegano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Per il 17 maggio hanno proclamato un giorno di sciopero. L’Italia che viaggia in scatola si fermerà dalla Val d’Aosta alla Sicilia. La decisione è stata presa dall’attivo unitario nazionale dei delegati delle due aziende. "Dalla riunione è emerso un deciso no ai licenziamenti e ai falsi trasferimenti (117 annunciati) che si tradurranno in ulteriori tagli delle maestranze. Oggi, domani e dopodomani si terranno tre giorni di assemblee. Altre iniziative di protesta sono previste nelle giornate del 31 maggio e del 1° giugno". Si lotta e si condannano le modalità del processo di integrazione tra FedEx e Tnt, alla base della ristrutturazione. Le tre sigle fanno sapere che si continuerà con tutte le iniziativa necessarie "per spingere la proprietà a cambiare il piano che deve puntare allo sviluppo delle attività e alla loro internazionalizzazione e alla salvaguardia dei livelli occupazionali".