Farmacia no-vax, si muove l’ordine Aperto procedimento disciplinare

Il presidente Andrea Mandelli: le segnalazioni pervenute trasmesse subito alle autorità competenti. I due dottori, sentiti in audizione, hanno presentato le controdeduzioni. Giudizio fissato il 25 febbraio

Migration

di Sonia Ronconi

Sul caso della farmacia posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria e la denuncia dei due titolari, sorella e fratello no vax, che fingevano di far analizzare i test Covid effettuati nella loro farmacia, mentre invece restituivano falsi referti negativi agli ignari clienti, interviene anche Andrea Mandelli, Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani e dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza.

L’Ordine ha seguito di pari passo le indagini dei carabinieri, a partire dall’agosto scorso quando una mamma insospettita per una irregolarità riscontrata sul tampone molecolare del figlio aveva presentato denuncia in caserma: "Vogliamo fare chiarezza su questa vicenda, nei confronti dei due titolari è stato aperto un procedimento disciplinare in attesa della conclusione dell’inchiesta. Il collegio disciplinare si riunirà il 25 febbraio per decidere quale provvedimento prendere nei confronti dei due fratelli", spiega Mandelli che precisa l’iter seguito dall’Ordine. "Per quanto concerne la sospensione degli stessi relativamente all’obbligo vaccinale, questi sono stati i passaggi: l’Ordine di Milano, in data 26 agosto, ha dichiarato la sospensione del dottore a seguito dell’accertamento da parte dell’ATS dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale. Sospensione confermata fino ai primi giorni di gennaio quando nella piattaforma del Ministero della salute lo status vaccinale dell’iscritto è risultato valido. La dottoressa è stata sospesa il 26 novembre fino a metà gennaio quando nella stessa piattaforma lo status vaccinale dell’iscritta è risultato valido".

"Per quanto concerne le questioni di rilevanza penale, confermo che tutte le segnalazioni pervenute all’Ordine dei Farmacisti di Milano Lodi Monza e Brianza sono state immediatamente trasmesse alle autorità competenti – sottolinea Mandelli –. L’Ordine dei farmacisti, nell’ambito del suo potere disciplinare ha seguito la procedura. Venerdì 7 gennaio c’è stata l’ audizione da parte del Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Milano, Lodi, Monza Brianza di entrambi i Dottori. Dopo l’audizione del 7 gennaio, sono pervenute le controdeduzioni dei dottori. Successivamente, il Presidente ha riferito al Consiglio direttivo che ha deciso di avviare il procedimento disciplinare. Il giudizio è stato fissato nei termini di legge per il 25 febbraio".

nel Comune di Renate è da oltre un mese che l’unica farmacia, che è privata, ha le serrande abbassate: prima per inosservanza dell’obbligo vaccinale da parte dei titolari, poi per il provvedimento dell’autorità giudiziaria dopo il sequestro di documentazione e materiale informatico che ha consentito, secondo l’inchiesta, di risalire almeno ad altri 15 referti falsi.

In un periodo difficile oltre al Covid e in pieno inverno, è un vero disservizio per i quattromila residenti costretti ad andare nei comuni confinanti, a Veduggio con Colzano, Cassago, Cremella e Besana dove le farmacie sono fortunatamente già organizzate con le consegne a domicilio.

La giunta di Renate è stata letteralmente presa in contropiede dalla notizia. Il sindaco Matteo Rigamonti preferisce non commentare, perché la vicenda è molto delicata e aspetta di capire cosa accadrà per valutare come procedere per il bene della comunità. Renate è un Comune che si estende su 2,80 chilometri quadrati, quindi spesso condivide i servizi con i comuni limitrofi. Ma l’esistenza almeno di una farmacia sul territorio è un principio imprescindibile. E in paese non si parla d’altro. Tutti aspettano i prossimi sviluppi per sapere se la farmacia Savini di via Roma chiuderà definitivamente i battenti o meno.