Fallito per colpa dello Stato, Bramini incontra il ministro della Giustizia

Gli presenterà la sua nuova legge, obiettivo salvare 500mila famiglie sotto sfratto

Bramini con Di Maio

Bramini con Di Maio

Monza, 6 agosto 2018 - Eppur si muove. Parecchi nei giorni scorsi, a cominciare probabilmente dallo stesso Sergio Bramini, avevano iniziato a nutrire dubbi sulla consulenza firmata col vicepremier Luigi Di Maio. E soprattutto sulla promessa di metter mano a una nuova legge sui fallimenti, che iniziasse dall’abrogazione dell’articolo 560 della Legge 119/2016 Boschi-Renzi, che di fatto consente lo sloggio da casa delle persone fallite ancor prima che il loro immobile sia stato venduto all’asta. A dispetto delle loro condizioni fisiche, della presenza di disabili, anziani, bambini o malati.

Una situazione gravissima, secondo l’imprenditore monzese a sua volta sloggiato lo scorso maggio dopo essere fallito pur vantando crediti per oltre 4 milioni di euro nei confronti di pubbliche amministrazioni. Mettere mano all’attuale legge sugli sfratti "è necessario - spiegava Bramini - per evitare che nei prossimi mesi vengano buttate in mezzo a una strada 500mila famiglie". Quando però l’abrogazione dell’articolo 560 non è stata inserita nemmeno nel Decreto Mille Proporoghe, a dispetto di una petizione popolare che Bramini sta promuovendo da settimane e ha già aggiunto1.000 firme, è sembrato che qualcosa si fosse rotto nell’inedita collaborazione dell’imprenditore con il Movimento 5 Stelle, benedetta dallo stesso Matteo Salvini per conto della Lega Nord.

E invece ecco ora il coniglio uscire dal cilindro di Di Maio. L’altra sera lo stesso ministro per lo Sviluppo Economico ha personalmente telefonato a Bramini per assicurare l’appoggio del Governo, e il mattino successivo all’imprenditore è arrivata una telefonata dall’Ufficio del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Che ha fissato un incontro con Bramini per domattina. "Gli consegnerò non solo l’emendamento per l’abrogazione dell’articolo 560 che deve essere urgentemente approvato - spiega - ma tutta la Legge Bramini. Mi arrivano in continuazione segnalazioni di sfratti disumani. L’altro giorno ho ricevuto una telefonata dal figlio di un malato di tumore osseo sfrattato dalla sua casa di Termini Imerese. Non si può andare avanti così". Staremo a vedere.