Fallimento pizzerie Donn'Angelin': scena muta davanti al gip

Severino Picone e Angela Stanzione si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia

Severino Picone e la moglie Angela Stanzione

Severino Picone e la moglie Angela Stanzione

Severino Picone e Angela Stanzione, i coniugi della fallita catena di pizzerie 'Donn'Angelin' finiti in carcere con le accuse a vario titolo di bancarotta fraudolenta, evasione fiscale ed autoriciclaggio, si sono avvalsi entrambi della facoltà di non rispondere all'interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Monza. La coppia è indagata per  avere utilizzato i soldi provenienti dall'attività delle pizzerie aperte a Lissone, Muggiò e Bresso dove, secondo l'accusa, non venivano pagati i contributi allo Stato e ai lavoratori e neanche i fornitori, per fare la bella vita: viaggi mondani, estati ad Ibiza, un appartamento sfarzoso in affitto a Milano e un brand di abbigliamento femminile indossato da personaggi dello spettacolo come Isabella Ferrari, Elodie e Arisa. L'ordinanza di custodia cautelare ha disposto anche gli arresti domiciliari per la madre di Angela Stanzione e un altro prestanome che vivono in Campania. L'operazione, denominata dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Monza "Pret-a-Manger", ha anche portato al sequestro di beni per oltre 1 milione e 200mila euro. Nel mirino dei finanzieri un sistema di frode con cui gli arrestati avrebbero distratto i profitti dell'attività economica, illecitamente riciclati e reinvestiti nel 2018 e 2019 in due società, una operante nel settore della moda e l'altra ancora nel settore della ristorazione.