Biassono (Monza e Brianza) - Dagli abiti glamour all’antinfortunistica e alla formazione aziendale. E poi carta, fanali per camion e grafica pubblicitaria. Benvenuti a Infatti9, la prima multifactory di imprenditori, artigiani, artisti e liberi professionisti nata in Brianza, a Biassono. Si tratta di un ambiente di lavoro condiviso su 7mila metri quadrati fra uffici e capannoni, basato sui concetti di mutuo aiuto ed eterogeneità, nel quale più aziende si riuniscono dentro a un’associazione di categoria gestendo gli spazi comuni. Il progetto è partito da Lorenza Salati, titolare di Osun WES, società nata nel 2016 per elaborare strumenti di sviluppo delle organizzazioni, basati sull’economia di comunità.
«Una Multifactory – spiega – crea un ecosistema collaborativo nel quale le aziende e i professionisti si confrontano e scambiano esperienze e consigli, organizzano eventi comuni, si aiutano reciprocamente a sviluppare il proprio business". Il modello è basato sull’analisi comparata di oltre 180 spazi di lavoro condiviso tra Europa, Asia, Nord America, Sud America, Africa e Medio Oriente, visitati personalmente e studiati. È stato applicato a Mantova, Alzano Lombardo e ora in Brianza. Alla prima Open Call della Biassono Multifactory hanno risposto 9 attività tra le quali un brand di moda, uno studio di progettazione ed un atelier di lavorazione artistica della carta e Fabio Stillitano che si occupa di assemblaggio fanali per camion.
C’è Waxewul , un atelier nato nel 2015 che realizza capi di taglio moderno e occidentali con tessuti ispirati ai classici Wax africani e ha vestito il cantautore Gio Evan a Sanremo, utilizzando delle stoffe realizzate dalla Brunello di Varese. ’Noi Siamo Vapor’, invece, è un produttore di semi destinati al territorio. Fondato da Cecilia Alessandrini, designer visual thinker, studia l’immagine per aiutare le aziende a creare la propria identità di business. ’Les Cahiers Fatti Solo A Mano’ è il progetto di Elisabetta Salvioni, paper designer della provincia di Monza formatasi alla Scuola internazionale di Grafica di Venezia. Con la carta realizza album fotografici, quaderni, piccola cartoleria e oggettistica.
«Con il tempo – spiega Cecilia Alessandrini, presidente di Infatti9 – si crea quindi una comunità di imprenditori che si autogestisce uno spazio e si radica nel contesto locale, portando innovazione, lavoro, inclusione". Ogni azienda socia ha un proprio laboratorio o ufficio in uso esclusivo, e ha a disposizione spazi per riunioni, corsi o eventi, una foresteria dove ospitare per brevi periodi collaboratori, soci, partner, assistenti. Ciascuna azienda versa mensilmente una quota di partecipazione al progetto a copertura dei costi ordinari del progetto. E con la collaborazione con l’APS Mitades di Milano (nata nel 2009) e il supporto di Fondazione Peppino Vismara, Infatti9 sta anche ricercando nuove forme di conciliazione famiglia-lavoro a supporto di artigiani, Partite Iva e piccolissime imprese, da sperimentare all’interno della multifactory. APS ha 2 servizi educativi per bimbi fino a 6 anni e circa 10 progetti attivi in ambito educativo, psicomotorio, sociale e socio-sanitario.