Ex palazzo del mobile: ora l’accesso è vietato

Multe da 500 euro per impedire l’ingresso a balordi e ragazzini a caccia di guai. Obiettivo mettere un freno al degrado di un luogo abbandonato da tempo

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di Alessandro Crisafulli

Dopo il blitz e i controlli, adesso è il tempo dei provvedimenti, per l’ex palazzo del mobile abbandonato di Desio. Nei giorni scorsi infatti, il sindaco Simone Gargiulo ha messo nero su bianco e firmato l’ordinanza con il divieto di ingresso, dimora e soggiorno all’interno del maxi edificio di via Bramante–piazza Giotto. Un modo per cercare di fermare, una volta per tutte, il viavai di vandali, writer, appassionati di luoghi abbandonati, videomaker, ragazzini a caccia di guai che caratterizza la struttura da anni. Se si trasgredisce e si viene colti in flagrante la multa sarà di 500 euro. "Niente più rifiuti abbandonati e contrasto al degrado - assicura il Comune - proprio come da tempo chiedevano anche i residenti di piazza Giotto". L’ordinanza era stata annunciata dal vicesindaco e assessore alla sicurezza Andrea Villa dopo il recente blitz all’interno del “palazzone”, arrivato dopo le segnalazioni di adolescenti pericolosamente a spasso sul tetto. Adesso è attiva. "Qualcuno ha creato un varco da dove entrare buttando giù un pezzo di muro - ha spiegato Villa, descrivendo lo scenario visto -. Dentro è spettrale. Non ci sono segni che lascino presagire la presenza di qualcuno che ci viva dentro ma ci sono ancora tutti i resti di materassi, cibo, bottiglie, vestiti di quando c’era dentro la gente, prima che murassero tutto. Poi ci sono anche tutte le porte con i vetri rotti, i cocci in giro, è davvero pericoloso, per non parlare della tromba dell’ascensore vuota".

Qualche anno fa fu sgominata una banda che lo utilizzava come base per lo spaccio di droga, ma si è verificata all’interno anche la violenza sessuale ai danni di una 17enne. Insomma, un “buco nero” da rendere inaccessibile. "Le situazioni urbane di degrado o di isolamento - è sottolineato infatti in un passaggio dell’ordinanza - favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili e i fenomeni di violenza legati anche all’abuso di alcol". Insomma, il rischio è quello di un circolo vizioso, da interrompere subito e definitivamente. Ma non è stato l’unico provvedimento emesso. Uno ha raggiunto anche l’amministratore pro tempore dello stabile, per non avere messo in sicurezza lo stabile impedendo le intrusioni, come previsto dal Regolamento di polizia urbana. Il comandante Giovanni Dongiovanni ha intimato l’immediato ripristino delle condizioni di sicurezza per evitare l’ingresso di qualsiasi malintenzionato. In piazza Giotto, tra l’altro, è in funzione il nuovo sistema di videosorveglianza, con un rinnovato regolamento di recente approvazione. Si continua a monitorare la situazione, lavorando per trovare soluzioni sempre piu’ ottimali per i residenti e tutta la comunità.