Ex Borsa in Villa Reale a Monza, ok alla ristrutturazione

Costo quasi 8 milioni, la Regione finanzia al 50 per cento

L'ex Borsa è in condizioni di degrado da anni

L'ex Borsa è in condizioni di degrado da anni

Monza, 16 gennaio 2019 - Parte la sistemazione di una nuova parte della Villa Reale, l’ala lungo via Boccaccio della cosiddetta “ex Borsa”. Viene pubblicato oggi da parte del Comune il bando da 900mila euro per la progettazione della ristrutturazione dell’edificio più meridionale del complesso della reggia del Piermarini, il primo passo di una procedura che in poco meno di 3 anni, secondo le stime del vicesindaco con delega alle Opere pubbliche Simone Villa, porterà ad appaltare ed eseguire i lavori stimati in 5,5 milioni di euro per rimettere a nuovo l’ex Borsa.

È da decenni che quell’ala della Villa cade a pezzi ed è transennata, da altrettanto tempo gli interventi per la sua ristrutturazione vengono inseriti nei programmi delle opere da realizzare da parte del Comune ma, anno dopo anno, sono previsioni che sono sempre state rimandate per mancanza di adeguate coperture finanziarie. Ed è andata così fino al 2017, quando a dare una svolta alle possibilità di recupero dell’ex Borsa è stata la Regione con l’approvazione del pacchetto di aiuti del “Patto per la Lombardia”, stanziamenti per oltre 120 milioni di euro destinati a cofinanziare fino al 50% di opere dei Comuni.

Monza ha ottenuto a dicembre 2017 il riconoscimento di 9,1 milioni dal Patto, contributi destinati a quattro progetti in città tra cui il più significativo, dal valore complessivo di 7,9 milioni, è quello per la riqualificazione dell’ex Borsa, che è l’unica parte della Villa Reale rimasta di proprietà diretta del municipio monzese

Negli ultimi decenni l’ex Borsa è stata usata come succursale dell’Isa, l’attuale liceo artistico Nanni Valentini ospitato nell’ala sud della reggia, come sede di aule-laboratorio finché nel luglio del 2011 anche le ultime 8 aule ancora usate sono state dichiarate inagibili. Da allora l’edificio lungo via Boccaccio è chiuso in attesa del recupero, un tempo che si è dilatato fino ad ora e su cui lunedì in Consiglio comunale il gruppo del Pd ha chiesto chiarimenti. Perché, ha sostenuto il capogruppo Egidio Riva, se il contributo regionale è noto da dicembre 2017 "in tutto il 2018 non c’è un solo atto del Comune dedicato all’ex Borsa: i fondi c’erano, ma è mancata la capacità amministrativa di usarli". 

Per l’ex assessore Egidio Longoni l’Amministrazione di centrodestra ha accumulato almeno 9 mesi di ritardo, ma agli attacchi ha replicato il vicesindaco Villa chiarendo che solo ad agosto la Regione ha approvato il piano economico per le opere del Patto del 2017. "Nel frattempo – ha detto Villa – si sono risolte altre questioni in sospeso sull’ex Borsa, tra cui cambiare l’iniziale idea di fare un project financing con la procedura di progettazione integrata. Da agosto si è lavorato per preparare la gara che ora viene pubblicata". La stima dei tempi prevede 60 giorni per il bando di progettazione, quindi tra 7 e 8 mesi per avere il progetto esecutivo, approvarlo e fare la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori, e poi 24 mesi per completare l’opera.