Evade dai domiciliari e accoltella il rivale in amore

Nei guai un 50enne con precedenti penali e l’amico di 41 anni che ha aggredito i carabinieri

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di Sonia Ronconi

Un uomo di 50 anni, pregiudicato ai domiciliari, è stato arrestato dai carabinieri, con l’accusa di tentato omicidio, per aver accoltellato al braccio e alla gola un 49enne. È accaduto martedì pomeriggio in strada, a Seregno. A disarmare l’uomo, e a bloccarlo, sono stati due carabinieri liberi dal servizio. A quanto emerso dai successivi accertamenti dei militari dell’Arma, avrebbe agito per gelosia nei confronti di un ‘rivale in amorè. In manette anche un 41enne, pregiudicato, che ha tentato di aiutare l’aggressore insultando e scagliandosi addosso al primo dei due carabinieri intervenuti. L’uomo ferito, trasportato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di sette giorni per le ferite.

L’aggressione è avvenuta nel quartiere Lazzaretto. Il 50enne, con diversi precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti, sottoposto agli arresti domiciliari, attorno alle 15 ha aggredito con un coltello il 49enne - anche lui seregnese con una sfilza di precedenti reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti -, colpendolo al braccio destro e uno alla gola. Alla scena hanno assistito due carabinieri fuori servizio della Sezione radiomobile della Compagnia di Seregno che sono intervenuti bloccandolo e disarmandolo. A sostegno del 50enne è accorso anche l’amico di 41 anni, anch’egli armato di coltello, che ha aggredito verbalmente e fisicamente il militare.

Sul posto sono poi intervenute in supporto quattro gazzelle della compagnia, e i soccorsi sanitari del “118“ che hanno trasportato in codice giallo la vittima, che ha precedenti penali per reati contro il patrimoio e stupefacenti, al pronto soccorso dell’ospedale di Desio dov’è stato medicato e dimesso con sette giorni di prognosi per le ferite da taglio riportate. I due uomini sono stati accompagnati al Comando di piazza Prealpi dai carabinieri, per gli accertamenti del caso, il 50enne e il 41enne sono stati posti in stato di arresto e, su disposizione del pubblico ministero di turno, sono stati trasferiti in carcere Monza. Nei giorni a seguire la Procura della Repubblica di Monza ne chiederà la convalida.