Brianza, in 8.400 pronti alla prima prova di maturità

I consigli dei docenti su come affrontare l'esame scritto e il temuto orale con il rebus busta

Ultime ore di studio e attesa poi via alla maturità 2019

Ultime ore di studio e attesa poi via alla maturità 2019

Monza, 18 giugno 2019 - Notte prima degli esami per gli 8.400 maturandi brianzoli. Ben 1.153 solo i monzesi, di cui 564 femmine e 589 maschi. Nelle stanze dell’Ufficio scolastico di Monza e Brianza fervono i preparativi per reperire l’esercito dei 900 commissari necessari (450 intrerni e altrettanti esterni) delle circa 140 commissioni d’esame. Vengono designati per tempo, ma poi tra le rinunce e le malattie, occorre il lavoro febbrile dell’ultimo momento per “tappare i buchi”. Sono state numerose le iniziative che hanno accompagnato la presentazione del nuovo esame di maturità, come spiega la dirigente dell’ufficio scolastico territorialle, Mavina Pietraforte. Dirigente dell’Ufficio scolastico di Monza e Brianza fa parte della task force nazionale per la preparazione della 1’ prova di maturità e coordinatrice regionale degli Esami di Stato del 2’ ciclo.

Come spiega, il ministro Marco Bussetti ha incontrato le consulte degli studenti che hanno manifestato le loro perplessità e posto domande nei mesi scorsi. L’esame sarà più comunicativo e più efficace. Nella 2’ prova ci sarà maggiore integrazione con le discipline di indirizzo, perciò si avrà un esame più coerente. "Il colloquio  sarà più unitario - dice la professoressa Pietraforte - e darà maggiore possibilità di spendere le conoscenze e le competenze acquisite anche durante l’alternanza scuola/lavoro". Risponde alle necessità di rendere l’esame di Stato più aderente alla Normativa di riordino del decreto 62/2017, della Buona Scuola. Ai ragazzi la provveditora dice: "State tranquilli non vi agitate, ripercorrete le vostre esperienze più significative, fatene tesoro durante la presentazione orale. Importanti anche le esperienze di cittadinanza, Costituzione e alternanza. Per il primo scritto lasciatevi guidare dagli insegnanti che sono stati formati ad hoc dai funzionari dell’Usr, da febbraio, insieme ai dirigenti scolastici". Anche sulle tre buste tra cui scegliere l’argomento con cui si inizia l’orale, la professoressa tranquillizza: «Servono per dare al candidato la possibilità di essere protagonista, scegliendo lui stesso. Comunque, tutti i contenuti sono coerenti con il programma svolto e presentato".

La busta dà la possibilità di scelta, come nei concorsi per i dirigenti e garantisce trasparenza. La commissione avrà selezionato i materiali dai programmi svolti, creando un numero di buste pari al numero di studenti per classe, più 2, per garantire sempre la scelta. La busta aperta verrà eliminata e le altre 2 rimesse in palio. Il presidente della commissione ha un ruolo di garanzia. Le griglie di valutazione sono nazionali per la 1’ e la 2’ prova, per uniformare i criteri. Per i colloqui un’ordinanza richiama al colloquio unitario, gestito da tutti i docenti, nessuno deve avere uno spazio maggiore. Devono sempre fare riferimento al lavoro svolto durante l’anno. "Perciò ragazzi state tranquilli". Verranno chiesti argomenti studiati gli anni addietro? "Certo l’apprendimento è concatenato - fa osservare la provveditrice - perciò i concetti di 5’ presuppongono quelli degli anni precendenti".