"È la variante del cemento" I comitati bocciano il Comune

Nel mirino la nuova normativa al Piano di governo del territorio, attesa una pioggia di osservazioni

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di Cristina Bertolini

Più cemento, soprattutto a Triante e Cazzaniga, meno verde e meno servizi per Monza. Questa, in sintesi la lettura del Coordinamento dei comitati e associazioni di Monza, rispetto alla variante normativa al Piano di governo del territorio (Pgt) del 2017 adottata dalla maggioranza in Consiglio comunale il 15 luglio scorso.

Monza green, nessun aumento delle volumetrie, niente di tutto ciò, dicono i comitati di quartiere: gli interessi di poche società immobiliari prevalgono su quelli della maggioranza dei 123 mila cittadini che vorrebbe una città vivibile e non assediata da cemento, traffico e inquinamento dell’aria. Nessun coinvolgimento delle 10 Consulte di quartiere a cui spetta solo il compito di indicare i loro desideri con l’iniziativa “Città nelle città“ che fa emergere soprattutto l’esigenza di nuove opere pubbliche nei diversi quartieri. "Al nostro Coordinamento - dicono i cittadini - non basta la risposta che la Giunta sta attuando quello che prevede il Pgt vigente (2017). Anche in quel caso, avevamo chiesto con pareri e osservazioni, una forte riduzione delle volumetrie e di approvare un Pgt a Zero consumo di suolo. Tutti quei nostri documenti sono pubblici e depositati in Comune e basterebbe leggerli. Nulla impediva di adottare ora una variante urbanistica in tal senso. Perché sbandierare una variante green quando, nella realtà dei fatti, è invece dimostrato e dimostrabile il contrario? Aumentano gli indici edificatori di alcuni ambiti di trasformazione; aumenta la quota residenziale, oltre alla possibile trasformazione di aree produttive dismesse in volumetrie anch’esse residenziali".

I comitati si interrogano anche sul recepimento in automatico del tracciato della Metropolitana 5, di cui non sono stati considerati gli effetti indotti sulla città: non è stato fatto alcun computo delle nuove previsioni di popolazione, pur di non modificare un importante allegato del PGT 2017. Quindi la variante mantiene le criticità del Pgt vigente come il consumo di suolo e aggrava la previsione eccessiva di nuovo residenziale, dicono i comitati. Scelte incongruenti, attaccano le associazioni, con la necessità di fermare il consumo di suolo, obiettivo per il quale, il 30 luglio 2019 la Giunta Comunale ha ufficializzato il suo impegno tramite l’adesione al manifesto Green City Network; incompatibile con la variante Piano territoriale di coordinamento (Ptcp) di Monza e Brianza adottata dal Consiglio Provinciale ad aprile 2021, perché la variante PGT di Monza non prevede la riduzione del consumo di suolo. "Tutto sembra incentrato sul voler far costruire di più (anche su aree libere), con la scusa della cosiddetta rigenerazione urbana". I comitati promettono una raffica di osservazioni nei 60 giorni che seguono la pubblicazione.