Monza, il Duomo torna bicolore dopo un secolo

Via impalcature e ponteggi, conclusi i lavori di restauro durati cinque anni: la bicromia ne esalta l’imponenza e sorprende i monzesi

Il duomo di Monza restaurato

Il duomo di Monza restaurato

Monza, 30 agosto 2020 - Il gioiello è tornato all’antico splendore. Si resta a bocca aperta ad ammirare la facciata del Duomo liberata dalle impalcature. È una sorpresa vederla in quella bicromia, che ne esalta la bellezza e l’imponenza, e che neppure gli occhi dei monzesi più anziani ricordano. Il nuovo Duomo ha conquistato anche i social: tantissime le fotografie postate in queste settimane sui gruppi Facebook di Monza con utenti entusiasti del gioiello cittadino. 

E il primo ad essere entusiasta è proprio l’arciprete, monsignor Silvano Provasi. "È vero, è uno splendore – commenta –. Dopo il restauro del campanile era necessario effettuare anche quello della facciata recuperando l’unicità dell’opera e restituendo ai monzesi una piazza Duomo completamente diversa". Le impalcature sono apparse nel 2015: cinque anni di lavori, circa 1milione e 400 mila euro di investimenti raccolti grazie alla generosità di semplici cittadini, aziende, enti che hanno permesso di riportare la cattedrale monzese all’antico splendore. Puliti i marmi, pulite le statue utilizzando una tecnica sperimentale di utilizzo di un prodotto consolidante di natura inorganica che naturalmente applicato per le statue, usato anche sulle superfici più ampie come quelle del Duomo hanno regalato un effetto straordinario, restituendogli quello splendore e quella magnificenza che attendeva da tempo.

"I restauratori sono stati straordinari: un team di professionisti giovani e molto qualificati che oltre a mettere professionalità e intelligenza, hanno aggiunto passione e amore per il lavoro che stavano realizzando. Raccontando con passione passo a passo le evoluzioni dell’interevento anche alle persone che, scesi dai ponteggi, incontravano". 

Un lavoro interminabile iniziato nel 2013 quando alcuni pezzi del Duomo crollarono e a quel punto resero necessario l’intervento di messa in sicurezza della cattedrale dei monzesi. È stato avviato quindi il cantiere pilota, per esaminare lo stato del degrado del Duomo e avviare i lavori che si sono conclusi questa estate. "Oggi ci è stato restituito un Duomo bello e sicuro. Riempie il cuore vedere i bambini e gli adulti in piazza che lo ammirano e lo fotografano". 

Gli ultimi interventi di restauro del Duomo, prima di questo grande cantiere, risalgono agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso con un piccolo intervento sulla facciata che dalla fine degli anni Settanta era avvolta dalle impalcature. Bisognò lavorare rapidamente, per restituire (parte) della sua bellezza in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II avvenuta nel 1983, liberando il Duomo dalle protezioni. Ma a trent’anni di distanza l’opera ha necessitato ancora di un intervento, restituendola ai monzesi più bella che mai. Un lavoro lungo e certosino che, questa volta, ha dovuto vedersela anche con la pandemia e il lockdown che ha fatto scendere i restauratori dalle impalcature. Il cantiere è stato bloccato e poi, finalmente, i ponteggi smontati.

"Adesso manca solo l’illuminazione serale. Spero nella bontà del Comune perché possa illuminare la facciata anche di sera". Ma manca anche la festa per celebrare l’importante evento. "L’inaugurazione è fissata per il 4 ottobre alle 18 con la messa celebrata da monsignor Mario Delpini, in occasione della festa del nostro beato Luigi Talamoni". 

Ma il grande cantiere non è ancora terminato."Servono interventi anche al tetto e alle parti interne della controfacciata", ricorda monsignore certo della generosità dei suoi fedeli e dei monzesi. Un Duomo che verrà costantemente tenuto sotto controllo per intervenire immediatamente in caso di piccoli interventi di manutenzione ordinaria sulla facciata e all’interno della chiesa per evitare che si debba poi intervenire con interventi importanti come quello appena concluso.