La droga dello stupro? Va a litri. A Giussano insospettabile con dieci bottiglie

Maxi sequestro, arrestato un trentacinquenne incensurato. Arrivava dall’estero via Fiumicino

Droga dello stupro

Droga dello stupro

Giussano (Monza e Brianza) - Incolore, insapore, inodore, una volta diluita se ne sarebbero potute ricavare tantissime dosi. Migliaia di dosi. Per un valore economico ancora da quantificare. Un sequestro senza precedenti quello effettuato l’altro pomeriggio dagli agenti della Squadra Mobile-Sezione Narcotici della Questura di Monza: dieci bottiglie di GBL, (Gamma-Butirrolattone), nota come la “droga dello stupro”.

Ogni bottiglia, un litro. Valore all’ingrosso, 18-20mila euro. Al dettaglio, molto di più. "Una droga - fanno notare gli agenti guidato dal vicequestore Francesco Garcea - che anche in modeste quantità provoca, in un tempo di azione di massimo dieci minuti, effetti ipnotici, sedativi, dissociativi". E che viene "utilizzata per lo più per allentare i freni inibitori della vittima con l’intenzione, spesso, di perpetrare una violenza sessuale". Dopo l’assunzione, la Gbl provoca infatti quella che viene definita “amnesia anterograda”, in modo che la vittima non ricordi assolutamente nulla di quanto vissuto se non un senso di smarrimento, vertigini e confusione. Nei casi meno gravi.

Contenuta in piccole bottiglie di plastica trasparente in un pacco arrivato in aereo, la pericolosissima droga è stata sequestrata a Giussano, in provincia di Monza. Una soffiata aveva fatto sapere ai poliziotti che la sostanza stupefacente, spedita dall’estero, era destinata al minuscolo paese brianzolo, dove sarebbe avvenuto lo scambio e sarebbe stata ritirata da un insospettabile 35enne, M.D., un operaio italiano senza precedenti penali incaricato di ritirarla. Con la collaborazione dei colleghi della Sezione di Polizia Giudiziaria della Polaria di Fiumicino, gli agenti monzesi hanno seguito la droga arrivata su una macchina nel suo ultimo viaggio e hanno intercettato il trentacinquenne, che è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ancora da chiarire la sua figura e la rotta seguita dalla droga sintetica, a cominciare dalla sua provenienza.