Groane, il fortino dello spaccio: un business da 10mila euro al giorno

Ll’obiettivo di restituire il parco ai cittadini è più vicino, ma ancora lontano

Un pattugliamento dei carabinieri nel Parco delle Groane (foto d'archivio)

Un pattugliamento dei carabinieri nel Parco delle Groane (foto d'archivio)

Solaro, 113marzo 2018 - Almeno 10mila euro di guadagno. Almeno 200 clienti. Ogni giorno, feriale e festivo. Un vero e proprio supermarket, con un viavai costante. Aperto a tutte le ore. Con fatturati da capogiro. La maxi operazione di venerdì mattina messa in atto dai carabinieri, sotto la regìa delle compagnie di Desio e di Rho, ha rappresentato un colpo che ha messo ko la banda che aveva in mano la ambitissima piazza di Ceriano Laghetto. Per gli otto nordafricani finiti in manette, tutti irregolari sul territorio italiano, le convalide del fermo saranno vagliate in queste ore da tre Procure, quelle di Monza, di Busto Arsizio e Milano. Ma i militari non si sono fermati al blitz all’alba e, dopo le successive perquisizioni che hanno permesso di trovare anche le pistole, stanno procedendo con le indagini, che delineano un quadro quanto mai significativo.

I soldi - circa 23mila euro - sono stati trovati nell’abitazione di uno dei capi del gruppo, che abitava nel Varesotto. Secondo i primi accertamenti sarebbero l’incasso degli ultimi due giorni di lavoro del «team». Il che rende l’idea del giro di affari davvero significativo, tra hascisc, cocaina ed eroina. Nelle ore successive all’operazione messa in atto con 80 uomini, è stata monitorata anche la zona di spaccio sul territorio di Ceriano (mentre i 3 nordafricani sorpresi nella tenda a presidiare l’area erano nel perimetro, attiguo, di Solaro): qui sono stati identificati una decina di tossicodipendenti, smarriti, in cerca di «Dentino». Proprio così era soprannominato il capo del gruppo, che riceveva gli ordini al telefono.

«Non è possibile che riusciate a prenderlo - ha raccontato una donna, in cerca del suo pusher di fiducia - lui è troppo furbo, troppo veloce». Per questo, ricevuta la conferma della sua cattura, è rimasta a bocca aperta. Incredula. La notizia si è subito sparsa tra la fitta vegetazione del parco, in un tam-tam che ha raggiunto tutti i tossicodipendenti appena arrivati con il treno. Sorpresa, stupore e smarrimento, per coloro che erano abituati al «take away» quotidiano, senza nessun tipo di particolare problema. Per questo, visto che ci sono 200 clienti senza più i propri fornitori di fiducia, il rischio è che in questi giorni qualche altra banda possa cercare di conquistare la piazza. Ecco perchè i carabinieri della compagnia di Desio stanno continuando il monitoraggio e l’azione anche in questi giorni. Il lavoro di repressione, infatti, nonostante la perfetta operazione messa in atto settimana scorsa non è ancora finito. E l’obiettivo di restituire il parco ai cittadini è più vicino, ma ancora lontano.