Dramma della solitudine, 63enne trovato morto in casa dopo giorni

Migration

di Dario Crippa

Un odore nauseabondo, tipico dei corpi in decomposizione, fuoriusciva da quell’appartamento da giorni.

E nessuno aveva traccia del vicino. Si potrebbe definire una tragedia della solitudine il decesso constatato ieri mattina in un appartamento di via Tazzoli.

Al quartiere San Fruttuoso è stato infatti rinvenuto il cadavere di un uomo di sessantatré anni. Gli agenti della Questura di polizia, ricevuta la chiamata di allarme dai vicini di casa, sono intervenuti intorno alle 8.30 con la Squadra Volante, anche se per aprire le porte dell’appartamento, da cui nonostante i ripetuti tentativi non arrivava alcuna risposta, è stato necessario chiamare anche i pompieri.

I vigili del fuoco, partiti dalla sede di Monza con autopompa e autoscala, hanno provveduto ad aprire la porta, sulla quale era stato già notato che non c’erano segni di effrazione né tracce di un ingresso sospetto. Una volta nell’appartamento, è stato rinvenuto il padrone di casa, in avanzato stato di decomposizione. Secondo i pimi sommari rilievi, è stato subito esclusa qualsiasi aggressione o segno violento. L’uomo era probabilmente deceduto per cause naturali, anche se ancora non è stato possibile accertare da quale giorno.

Scandagliando la sua cartella clinica, si è appreso che il sessatatreenne soffriva di problemi cardici, tanto che era appena stato ricoverato per questo potivo in ospedale, dove era entrato lo scorso 30 giugno. Una volta dimesso, però, non si ha alcuna notizia ulteriore in merito, ma di deduce che avesse fatto rientro nella sua abitazione senza che nessuno fosse informato.E nella sua casa è verosimilmente stato colto da un attacco cardiaco fatale.

L’autorità giudiziaria non ha ritenuto necessario disporre alcuna autopsia e la sua salma è stata per il momento affidata all’autorità sanitaria.