Dopo tante promesse Arcore ancora allagata

Sono saltati in aria i tombini tanto che un pesce è finito in via Umberto nel cuore del paese

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Non doveva allagarsi più e invece Arcore l’8 giugno è finito di nuovo sotto l’acqua dopo i milioni spesi in opere antiallagamento. E inevitabile monta la polemica. Le vasche volano (quella di Bernate ancora scavata al 20%) costruite a monte hanno attenuato l’onda d’urto della bomba d’acqua. Ma non hanno evitato l’ennesima inondazione. Acqua di ritorno dal Lambro, come ha scritto la sindaca Rosalba Colombo. Sono saltati in aria i tombini, tanto che un pesce è finito in via Umberto, nel cuore del paese.

A Carlo Zucchi, capogruppo di ImmaginArcore, non tutto torna. Ha chiesto infatti di vedere il "piano fognario" "che dovrebbe rispondere - dice -ai miei tanti quesiti ma che non è riuscito a rispondere alle sollecitazioni atmosferiche". Apprezza quanto vuol fare Brianzacque "istituire una nuova task force e un nuovo tavolo di lavoro aperto a più istituzioni". Ma Zucchi non risparmia le critiche alla società: "solo ora dice che quanto fatto non basta, che il tavolo tecnico deve coinvolgere istituti che ad oggi non sono stati coinvolti, che le portate d’acqua vanno ridotte, che le acque meteoriche dovrebbero essere smaltite in loco come la legge impone". Cristiano Puglisi, esponente di Fratelli d’Italia nel Consiglio comunale, ammette che "lunedì 8 giugno sono scesi 45 millimetri di pioggia in un’ora. Il dato è impressionante e dimostra il motivo della violenza dell’allagamento".

Ma dice anche che "via Umberto I purtroppo è soggetta ad un problema che non può essere risolto solo con le vasche volano. La copertura con deviazione delle molgorane, tra gli anni 50 e 80, è forse la principale responsabile di una manomissione, da parte dell’uomo, di una realtà naturale che adesso si ribella all’ eccessiva cementificazione. Un monito a evitare altre costruzioni scriteriate. Il contrario, cioè, di quanto perseguito dall’attuale Giunta".

A difesa della quale scende Michele Calloni, segretario del Pd. Ricorda che dal 1976 ad oggi si contano 10 inondazioni "nessuna amministrazione ha mai fatto un granché per cercare di risolvere il problema, soprattutto di coloro che in questi giorni "alzano la cresta". L’unica che è intervenuta mettendoci la faccia, e non solo, è quella di Rosalba Colombo".

Antonio Caccamo