
Piccoli ma con un cuore grande come il mare. I bambini della scuola elementare Don Milani hanno donato la loro paghetta a chi aiuta le famiglie povere. Hanno messo nei salvadanai apparsi in classe, o consegnato alle maestre, 700 euro. Soldi poi consegnati al Banco di solidarietà Lo Spiraglio di Concorezzo, che ogni mese raccoglie e distribuisce cibo a più di 130 famiglie bisognose della Brianza, oltre 410 persone, andando nelle loro case a portare il pacco con gli alimenti. L’anno scorso ha elargito 350 quintali di cibo tra caffè, succhi di frutta, zucchero, olio, polpa di pomodoro e detersivi. La raccolta alla Don Milani è partita grazie al maestro Mauro Gariboldi, ex assistente alla cattedra di Criminologia della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Statale.
"Ciò di cui vado fiero sono l’umanità e la solidarietà che la scuola ha sempre dimostrato. L’attenzione per i più deboli infatti rappresenta un buon esempio per i nostri bambini e le future generazioni", racconta Gariboldi. L’anno scorso la generosità ha raggiunto l’Albania dopo il terremoto e non ha dimenticato l’epidemia di Covid che ha reso più fragili tante famiglie, anche in Brianza. "Ho creduto di dover aiutare Lo Spiraglio, chiedendo alle diverse componenti della mia scuola una raccolta fondi. Ha aderito con un contributo il supermercato Crai di Ruginello. La partecipazione delle famiglie, dei bambini e del personale scolastico a queste iniziative di solidarietà è ogni volta commuovente".
La maggior parte degli alimenti distribuiti dallo Spiraglio viene dal Banco alimentare ma molto è anche raccolto dalla libera, semplice, periodica generosità di più di cento famiglie che ogni mese fanno una spesa per i poveri e la donano al Banco: è l’iniziativa “Famiglie solidali“ attiva dal 2006. A volte, come è successo con la Don Milani, arrivano come la manna dal cielo le donazioni in denaro. E ogni anno si svolge nelle scuole, dalla materna al liceo, nella terza settimana di Quaresima la “Settimana del Donacibo“.
"Un gesto che vuole essere una proposta educativa alla dimensione della carità, testimoniando ai ragazzi la bellezza dell’esperienza che facciamo e le ragioni che la muovono. Vogliamo realizzarla anche quest’anno, tenendo conto delle norme anti-Covid, certi del suo valore", dice Pino Frigerio, una delle anime dello Spiraglio.
Antonio Caccamo