Diversità e inclusione in mostra

L’associazione M.Ar.Co. espone le creazioni realizzate da studenti e disabili nelle sale del Binario 7

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di Cristina Bertolini

Riflettere sulla diversità e i valore dell’inclusione attraverso una mostra di opere d’arte: appuntamento al Binario 7 fino al 1 maggio. È il progetto portato avanti nei mesi scorsi dall’associazione artistica M.Ar.Co. (Monza arte contemporanea), con il titolo “Semi nel mondo“, a quattro mani con l’assessorto all’Istruzione.

Coinvolti in prima persona i ragazzi di due classi terze della scuola media Elisa Sala (circa 40), altri 10 ragazzi che afferiscono al progetto “Scuola per mare“ dell’associazione Antonia Vita, con sede al Carrobiolo e altri 15 fra disabili e normodotati del laboratorio pomeridiano di Tiki Taka. I ragazzi delle medie, con i loro insegnanti di disegno e storia dell’arte, insieme agli educatori di M.Ar.Co. hanno esplorato animali, simboli e icone delle diverse regioni di provenienza e dei più disparati angoli del mondo, dando vita a una serie di 9 pannelli da 1.5 metri di lato, disegnati a carboncino, ricordando dal Duomo di Milano, alla Torre di Pisa, ai simboli dell’Italia del sud e del Maghreb.

I loro lavori sono in mostra nella sala espositiva del Binario 7, insieme a 5 installazioni artistiche dei giovani artisti dell’associazione Antonia Vita. I ragazzi del Carrobiolo, appellandosi al gioco di parole “Ma La Vita?“ si interrogano sul loro futuro, esplorando il loro mondo interiore attraverso una serie di installazioni: una vela indica il titolo “Un nuovo inizio“; “I colori delle origini“ evocano il suk di Casablanca e poi lavorando sulle sensazioni è uscito “L’albero delle emozioni“; “La meccanica del cuore“ e “L’Aurora“.

"Il fuoco mi rappresenta - dice l’autrice, Aurora Granata - brucia sempre ed è inestinguibile, nonostante le contrarietà della vita". Altre opere pittoriche sono state elaborate dai ragazzi di Tiki Taka, nel laboratorio per la riqualificazione dello spazio Rosmini. "Il lavoro è durato tre mesi - spiega Maurizio Caldirola, responsabile di M.Ar.Co - come esperimento tecnico e processo artistico, derivato dall’indagine psicologica, sperimentando le sensazioni individuali, per un progetto di gruppo". La proposta di Caldirola ben si inserisce nel percorso artistico della scuola media Elisa Sala, come spiega la dirigente Grazia Ruocco: "con le insegnanti volevamo proporre un percorso artistico - racconta - facendo conoscere ai ragazzi le diverse popolazioni attraverso l’arte. Perciò avevamo formulato il progetto “Mattonelle dal mondo“, per creare una serie di formelle di terracotta che presenteremo in mostra a scuola a giugno, per riaprire la scuola alle famiglie. Poi è arrivata la proposta di M.Ar.Co, vera e propria occasione per aprirci ulteriormente alla città, dopo due anni di chiusura pandemica, dal sapore di segregazione".