Discoteca abusiva nel magazzino Chiuso il locale dei ragazzini

Secondo la Questura mancavano i requisiti di sicurezza, posti i sigilli per 45 giorni. Oltre 400 under 16 sorpresi a consumare bevende proibite e a fumare stipati all’inverosimile

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di Dario Crippa

Una discoteca abusiva a Seregno con ragazzi, anche giovanissimi, stipati. E alcol servito anche a minorenni. Persino al di sotto dei 16 anni.

È questo lo scenario che ha portato sabato mattina gli agenti della Questura di polizia di Monza a chiudere un locale molto in voga fra i giovani e giovanissimi. Stiamo parlando del “Doctor Jazz Music Cafe” in galleria Mazzini, chiuso per 45 giorni su disposizione del Questore Marco Odorisio.

Gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza (UPAS) e della polizia locale di Seregno hanno eseguito il provvedimento di chiusura per motivi di sicurezza pubblica.

Tutto è nato quando è pervenuta alla Questura una segnalazione relativa a un controllo svolto sabato 2 aprile dalla polizia locale e dalla Stazione carabinieri di Seregno nel locale, oggetto di numerose segnalazioni per schiamazzi notturni, bivacco e assembramenti nelle ore notturne, in particolare nelle giornate di venerdì e sabato. Il locale pubblicizzava sul social network Facebook serate danzanti con la presenza di Dj set pur non disponendo però di un luogo idoneo a svolgere “serate di intrattenimento”.

All’interno dell’esercizio è stata accertata invece la presenza di circa 400 persone, intente a ballare e a consumare alcolici, di cui circa 200 sono state identificate riscontrando la presenza di numerosi minorenni fra loro, alcuni dei quali sotto i 16 anni. In particolare, all’interno del locale vi erano due banconi adibiti alla somministrazione di bevande alcoliche, un impianto elettrico con luci psichedeliche e musica ad alto volume, gestita da un Dj. Le successive verifiche hanno consentito di appurare che il locale è privo delle prescritte autorizzazioni e requisiti di sicurezza.

Alcuni minorenni, anche sotto i 16 anni appunto, erano stati sorpresi durante il blitz mentre consumavano bevande alcoliche, somministrate dai baristi dopo la consegna di una tessera colorata, e il pagamento di 10 euro. Una prassi ssgnalata sulla stessa pagina del social network Facebook, dove il citato locale aveva pubblicizzato con ripetuta cadenza settimanale, “serate con ingresso libero e consumazione obbligatoria”, in alcune circostanze proponendo addirittura promozioni sull’acquisto di due drink.

Inoltre gli avventori dell’esercizio erano privi di mascherina per la protezione di naso e bocca, violando le disposizioni volte al contrasto del Covid. Sono stati pertanto effettuati ulteriori approfondimenti a cura dell’Ufficio Polizia Amministrativa di Sicurezza della Questura, accertando come nell’ambito dei servizi straordinari predisposti dalla Questura ed effettuati unitamente alla polizia locale di Seregno nei mese di gennaio e marzo erano stati identificati sul posto numerosi soggetti con precedenti di polizia per reati inerenti agli stupefacenti, ricettazione, rissa, lesioni, minaccia, porto abusivo di armi, violazione degli obblighi familiari e ingiuria.

Gli agenti hanno stigmatizzato anche la condotta del titolare dell’esercizio pubblico, il quale benché consapevole di non avere un locale idoneo ed agibile, lo aveva trasformato in una discoteca, “ponendo coscientemente a rischio l’incolumità di numerosi ragazzi minorenni”, “stipandoli” in un numero inverosimile all’interno di un magazzino dalle volte basse, privo di uscite di emergenza e aspirazione, consentendo loro di bere alcolici e fumare all’interno del locale, giovani avventori “completamente ignari dell’impossibilità di deflusso in caso di pericolo”.

Si tratta del quarto provvedimento di chiusura per un locale disposto dal Questore Marco Odorisio dopo quello eseguito a Nova Milanese lo scorso 2 aprile e quelli eseguiti a Monza rispettivamente lo scorso 20 gennaio e il 17 febbraio.