Monza, disagi sui treni: polemica sulla lettera dei sindaci

Il consigliere regionale Alessandro Corbetta: Trenord è al 50% statale ma da Roma non arrivano soldi

Treni Trenord

Treni Trenord

Lissone, 19 novembre 2019 - Quella dei sindaci sarebbe solo «bieca propaganda politica», perché le lamentele vanno girate non alla Regione ma a Roma, da cui non arrivano investimenti per i treni e le ferrovie usate dai pendolari brianzoli. A puntare il dito contro la lettera congiunta inviata l’altro giorno dai sindaci di Lissone, Desio e Seregno al presidente lombardo Attilio Fontana e all’assessore ai trasporti Claudia Maria Terzi per protestare contro i disagi con cui hanno dovuto fare i conti nei giorni scorsi i viaggiatori che prendono il treno in Brianza è il consigliere regionale della Lega Alessandro Corbetta, brianzolo pure lui.

«Ho inoltrato la lettera dei sindaci Pd di Lissone, Desio e Seregno al Ministro dei trasporti Paola De Micheli, loro compagna di partito, perché quello che manca oggi nel sistema ferroviario lombardo sono gli investimenti di Roma», attacca Corbetta. I 3 primi cittadini nella loro nota ufficiale avevano indicato diversi problemi lamentati dai pendolari, che vanno «dalle corse non effettuate ai treni giunti in ritardo - si legge nella missiva -, dalla carenza di comunicazione alle carrozze piene a tal punto da risultarne impedita la salita dei viaggiatori». E poi ancora «riscaldamenti spenti e porte fuori servizio senza alcun cartello di avviso».

Da qui la richiesta a Fontana e Terzi di convocare il prima possibile un tavolo di lavoro espressamente dedicato alla linea S11 Milano-Como-Chiasso, per cercare di rispondere alle preoccupazione di chi utilizza i treni di quella tratta, così da «porre rimedio - scrivevano i sindaci - a una ormai insostenibile situazione di disagio che i nostri pendolari ogni giorno devono sopportare». Ciò che i primi cittadini di Lissone, Desio e Seregno sollecitano da parte della Regione sono interventi nel breve e medio termine per risolvere la questione.

Per Corbetta però i sindaci avrebbero mancato il bersaglio giusto. «Da quando è stata costituita Trenord nel 2011 la Regione ha investito ben 3 miliardi di euro, di cui 1 miliardo e 600 milioni per acquistare 176 nuovi treni che inizieranno a circolare da gennaio anche sulle linee brianzole - spiega il consigliere regionale lumbard -. L’impegno finanziario dello Stato è invece di 170 milioni, erogati diversi anni fa, nonostante detenga attraverso Trenitalia il 50% di Trenord. In sostanza la Regione ha investito in Trenord 18 volte di più rispetto allo Stato, tanto che ad oggi i treni di proprietà regionale hanno un’età media di 9 anni, mentre quelli di proprietà statale di ben 32 anni».  Non solo. L’esponente della Lega attira l’attenzione anche sulle condizioni dell’infrastruttura ferroviaria. «La maggior responsabilità dei disagi è dovuta a una rete ferroviaria inadeguata e priva della necessaria manutenzione - accusa Corbetta -. Qui la Regione non ha nessun competenza, in quanto la rete è di proprietà di Rfi, società dello Stato. I mancati investimenti da parte dello Stato sono quindi alla base delle inefficienze del servizio. La Regione sta facendo tutto il possibile, con il rinnovo dei mezzi e quindi con la limitazione dei disag i dovuti a guasti ai treni o al sovraffollamento. Ma occorre che Roma faccia altrettanto, altrimenti i problemi dei pendolari continueranno». Per Corbetta dunque «è ora che i sindaci Pd la smettano di fare bieca propaganda politica contro la Regione e comincino a denunciare questa situazione al loro Ministro, perché si possa fare fronte comune contro le inefficienze causate da Roma».