Dieci classi in quarantena, torna la Dad

Nelle scuole della Brianza torna l’allarme Covid, intanto le farmacie sono prese d’assalto dagli irriducibili del tampone

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di Cristina Bertolini

Il Covid comincia a macchiare di puntini rossi la geografia delle scuole anche in Brianza; torna la Didattica a distanza. Dai dati Ats sono 10 le classi di scuola materna in tutta la provincia (di cui 1 a Monza città) isolate in quarantena per un caso positivo, 1 classe di scuola primaria e 6 classi di scuola secondaria, (di cui a Monza una classe prima all’istituto Mosè Bianchi).

Ieri in mattinata, dopo l’ingresso alle 9 un ragazzo ha ricevuto l’esito di un tampone fatto in via precauzionale che aveva dato esito positivo, pur essendo lui completamente asintomatico. Chiamati in fretta e furia i genitori di tutti per portare a casa i ragazzi, ma si sa, l’emergenza va in conflitto con le dinamiche familiari e non tutti i genitori, al lavoro lontano da casa, hanno potuto presentarsi tempestivamente. Quindi qualcuno è rimasto a scuola fino alle 13, nell’aula di isolamento. "Qualche caso me lo aspettavo - commenta il dirigente Guido Garlati - spero che non succeda come lo scorso anno: da settembre a giugno abbiamo avuto 143 casi di positività, tra studenti e personale". Con la scuola in presenza al 100% l’impatto sull’organizzazione scolatica potrebbe essere anche più pesante in termini di quarantene, rispetto all’anno scorso, quando era possibile che qualcuno, già in quarantena precauzionale si positivizzasse, ma senzacostringere i compagni all’isolamento. Oppure faceva parte del 50% di classe già in Dad, quindi senza ripercussioni sui compagni.

Nel frattempo le farmacie di Monza che effettuano i tamponi sono prese d’assalto dagli irriducibili contrari al vaccino: "Effettuiamo una settantina di tamponi al giorno - spiega l’onorevole Andrea Mandelli, vicepresidente della Camera e presidente dell’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza - grazie a un mio emendamento le farmacie sono state arruolate; la nostra battaglia è volta a convincere i 9.4 milioni di italiani ancora dubbiosi a vaccinarsi". La farmacia Manzoni è l’unica a Monza a far parte del team delle 21 farmacie lombarde individuate per l’erogazione sperimentale del vaccino anti Covid19 in farmacia, dai primi di agosto, fino alla fine di settembre, in collaborazione con Areu (Area urgenze emergenze del sistema sanitario).

"Per il momento - dice Mandelli - utilizziamo Johnson & Johnson, con cui abbiamo trattato 50 persone. Da fine settembre si ipotizza l’uso di Moderna". Il farmacista, come fa notare Mandelli, è l’avamposto di contatto informale con gli utenti: ne registra perplessità, paure e difficoltà di informazione. Dai 30 ai 50 tamponi al giorno vengono erogati anche alla farmacia Duse: "Ci chiedono il tampone per i motivi più vari (andare in pizzeria, al cinema e a scuola dei figli) - dice il titolare Lele Duse - a volte pretendendolo in maniera maleducata, alle 12.25 della domenica, a ridosso della chiusura. Se fossi aperto anche di notte avrei la fila a ogni ora".